Gli studiosi da anni si dedicano alla ricerca su questo tipo di tumore. Ecco che cosa hanno rilevato dalle ultime ricerche in merito
I casi di tumore al seno nel mondo, purtroppo, sono moltissimi, tant’è che le statistiche parlano di 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno. Un risultato di certo non piacevole, che porta i ricercatori a non smettere di studiare e approfondire i metodi di cura e prevenzione di questa malattia, che in diversi casi, purtroppo, è letale.
Il tumore al seno, nello specifico, è una forma di cancro che si genera nel tessuto mammario. Le cause di questo tipo di cancro non sono del tutto chiare, ma esistono alcuni fattori che possono rappresentare un rischio e che possono accrescere la probabilità di sviluppare tale tumore.
Nel dettaglio, si tratta di fattori legati ad età, genetica, storia familiare, esposizione a ormoni, obesità e anche assunzione di alcool. Di solito la diagnosi di questo cancro avviene attraverso una serie di esami, tra cui biopsie, esami del tessuto mammario.
Una volta ottenuta una diagnosi, la terapia dipenderà dallo stadio raggiunto da questo cancro, quanto è aggressivo, e come sta il paziente in linea generale. Tra le varie terapie che si adottano comunemente per tentare di curare le pazienti affette da questa malattia, ci sono chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapia ormonale o mirata.
Molto importante è la prevenzione in questi casi, che può aiutare a individuare in tempo il tumore, in modo da agire tempestivamente per rimuoverlo. Quando una donna ha un cancro al seno, ci sono gruppi di supporto che danno sostegno dal punto di vista emotivo, info e risorse per affrontare questo difficile percorso, da cui, tuttavia, in molti casi, c’è modo di guarire.
Uno dei tanti studi che riguardano la cura per questo cancro, ha fatto emergere che adattare la terapia per il tumore al seno in base alla risposta, consente a un terzo delle pazienti di evitare di sottoporsi alla chemioterapia, nei trattamenti in cui la si usa da prassi.
Secondo questa ricerca, che ha visto coinvolti 45 centri medici di 7 Stati d’Europa, compreso il Portogallo, con questo metodo, si può evitare la chemio. Lo studio ha mostrato come il 37,9% delle pazienti trattate senza chemioterapia, ha avuto una risposta patologica completa (ossia non c’è nessun residuo tumorale) e il 95,4% non ha avuto alcuna ricaduta entro 3 anni.
Questi esiti sono stati mostrati a Chicago, al meeting annuale ASCO (Società Americana Oncologia Clinica). Per qualsiasi informazione aggiuntiva chiedete sempre consiglio al vostro medico curante.
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