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Curiosità

Cesar: “Inter, il City non è imbattibile. La finale è tutta da giocare”

L’ex nerazzurro in esclusiva a Ricercaitaliana.it: “Per Guardiola la Champions può essere un’ossessione. L’Inter arriva bene alla finale e può farcela”

Dopo la sconfitta della Roma nella finale di Europa League (battuta ai rigori dal Siviglia) e della Fiorentina in Conference (sconfitta dal West Ham), all’Italia resta solo l’Inter, per evitare un tris di cocenti delusioni nelle finali internazionali. I nerazzurri sono attesi però dall’impegno più difficile: la sfida al Manchester City di Guardiola ed Haaland. “Nessuna finale ha un risultato scontatoconferma ai nostri microfoni Cesar Aparecido, ex centrocampista dell’Inter – e se c’è un tecnico che può mettere in difficoltà Guardiola, quello è Inzaghi”. 

Cesar Aparecido punta sull’Inter per la finale contro il Manchester City – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto –

Il brasiliano ha vestito la maglia dell’Inter dal gennaio 2005 al 2008, vincendo due scudetti e una Coppa Italia. “Sarò a Budapest a tifare Inter. Farò il tifo per i nerazzurri e per il mio amico Inzaghi. Lo conosco benissimo e so quanto avrà preparato questa sfida. La finale è più equilibrata di quello che sembra”.

Cesar, c’è un modo per battere il Manchester City e provare a vincere la Champions League?
“Certo. Un modo c’è sicuramente e Simone Inzaghi, che è un grande tecnico, lo starà studiando da tempo”.

Così è troppo facile… secondo lei, come si può fermare una corazzata come il Manchester City?
“Prendo spunto da ciò che ha detto Lukaku qualche tempo fa: ricordando il periodo negativo, ha sottolineato come l’Inter sia cambiata, abbassando leggermente il suo baricentro. Io credo che l’Inter proverà a giocarsela così”.

Ma il Manchester City è battibile?
“Il City ha qualità, tecnica, forza e cattiveria, ma tutte le squadre si possono battere. Ed in più l’Inter arriva in crescita di condizione e di convinzione. I risultati dell’ultimo periodo parlano chiaro.”

Ma gli inglesi partono favoriti…
“E’ una finale secca e può succedere di tutto, Da una parte e dall’altra. E il pronostico è a favore del City, un particolare che potrebbe anche mettere pressione alla squadra di Guardiola. Che tra l’altro in Champions League non ha una tradizione straordinaria”.

Il City potrebbe avere una sorte di ossessione verso la Champions?
“Chi, arrivando in finale, non sarebbe ossessionato dall’idea di vincerla? Ma c’è una cosa che il City, sono sicuro, non sottovaluterà: l’Inter ha esperienza, qualità e una buona panchina. E’ una finale che si può giocare”.

Che tattica adotterebbe Cesar?
“Ci sono due cose da non sottovalutare: il Manchester City se lo vai a pressare alto ha la qualità giusta per uscire dal pressing e metterti in difficoltà. E poi l’Inter ha perso punti in campionato ed ha vissuto il suo momento peggiore, quando giocava con un baricentro troppo alto: appena lo ha abbassato sono arrivati i risultati. Non sto dicendo che i nerazzurri si devono difendere. Ma quando affronti una squadra che ha quella qualità, sarebbe un suicidio affrontarla a viso aperto. Ti faresti solo del male”.

Cesar con la maglia dell’Inter, esulta con Maicon e Ibrahimovic – Ricercaitaliana.it -Ansa Foto

Quindi?
“Devi ripetere l’atteggiamento e la partita fatta nel doppio confronto contro il Milan: abbassarti quando ce n’è bisogno, attaccare con tutta la qualità di cui disponi e cercare di non commettere errori. Ci sono momenti in cui l’Inter dovrà temporeggiare ed aspettare e momenti in cui dovrà essere aggressiva. L’equilibrio è fondamentale, così come lo sarò l’approccio. Tutto può succedere; nel corso della gara ci sono gli episodi, i cartellini, bisogna solo avere pazienza”.

Inzaghi è considerato un maestro nelle coppe.
“Lo conosco benissimo ed è così: nella gara secca o nel match andata e ritorno è capace di studiare ogni minimo particolare. Magari nel corso di un campionato non riesce ad avere la stessa attenzione, ma nelle gare secche è bravissimo. Ha un’attenzione unica e i risultati lo dimostrano: quest’anno ha già vinto la Supercoppa italiana e la Coppa Italia, mentre in campionato ha perso qualche punto”.

Prima diceva che l’Inter arriva bene a questa sfida…
“Tre mesi fa nessuno avrebbe puntato sull’Inter: era in dubbio Inzaghi, era in dubbio Lukaku, c’erano tanti problemi all’interno e all’esterno della rosa. Oggi sono tutti intoccabili: hanno vinto la Coppa Italia, sono in finale di Champions, hanno vinto quattro derby nel corso della stagione, hanno raggiunto il terzo posto. La squadra ha dei valori importanti ed ora sono in finale. Se la possono giocare”.

“Punto su Mkhitaryan”

Mkhitaryan nella semifinale contro il Milan – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto

Cesar su chi punta. Ha un nome da giocarsi?
“Lukaku è tornato a grandi livelli, Lautaro Martinez non ha bisogno di parole, ma io punto sul centrocampo dell’Inter. Il reparto che ha più qualità: Barella è reduce da una grande stagione, Calhanoglu è cresciuto tantissimo ed ha ricoperto più ruoli, Brozovic è un grande giocatore, ma credo che quello che abbia cambiato la mentalità della squadra è stato Mkhitaryan. Ha regalato esperienza, tecnica, grinta: e se penso che si tratta di un giocatore che la Roma ha scaricato”…

Cesar sarà in tribuna, giusto?
“Per me sarà una finale bellissima. Ho la fortuna di essere stato invitato dall’Inter insieme alle vecchie glorie e farò un tifo pazzesco. Per Inzaghi e per tutti i tifosi. Si meritano questa notte. L’Inter è reduce da una stagione straordinaria: l’unica cosa che è mancata è stato lo scudetto, ma il Napoli oggettivamente era impossibile da riprendere. Dopo la Supercoppa italiana e la Coppa Italia sarebbe una grande emozione portare a casa la Champions. Per me l’Inter ce la può fare. Ha tutto per provarci”

 

Paolo Colantoni

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