Europee 2024, Borchia (Lega): “FI e Ppe chiedono voti ai cittadini di centrodestra e governano col centrosinistra: c’è un deficit democratico”

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By Giovanna Sorrentino

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Le elezioni europee del 2024 entrano nel dibattito politico italiano. Il leader della Lega Matteo Salvini ha proposto di creare una grande coalizione di centrodestra che includa anche Afd e RN di Marine Le Pen.

La sua proposta ha trovato l’Alt di Antonio Tajani, leader di Forza Italia, che non intende governare in Europa insieme con i partiti di estrema destra.

Le tre forze politiche italiane di maggioranza, in Europa sono situate in altrettante coalizioni. Fratelli d’Italia è nei Conservatori e Riformisti europei, la Lega in Identità e Democrazia (la stressa di Afd e RN) e Forza Italia è situata nel Partito popolare europeo. 

Europee 2024, Borchia (Lega): "FI e Ppe chiedono voti ai cittadini di centrodestra e governano col centrosinistra: c'è un deficit democratico"
Europee 2024, Borchia (Lega): “FI e Ppe chiedono voti ai cittadini di centrodestra e governano col centrosinistra: c’è un deficit democratico” (Foto di Facebook) – ricercaitaliana.it

 

Ne abbiamo parlato con Paolo Borchia, europarlamentare della Lega. “Penso che la maggioranza von Der Leyen lascerà in eredità più di qualche problema alla fine di questa legislatura. Per dare concretezza al mio ragionamento, invito a fare riferimento al resoconto di Assolombarda di ieri sui temi legati alle politiche per l’impresa, clima ed energia. Non ho mai sentito il mondo dell’industria esprimersi in termini così preoccupati per la piega che hanno preso le cose in Europa. Il centrodestra deve capire cosa fare da grande”. 

In che senso?
Da parte non solo di Forza Italia ma anche di altri partiti del Ppe sembra quasi che ci sia la tendenza a chiedere i voti ai cittadini del centrodestra per poi governare col centrosinistra. Siamo di fronte a un gigantesco deficit democratico. Inoltre, ritengo che la maggioranza che ha retto il Parlamento europeo in questi quattro anni non possa vantare risultati così straordinari da voler pretendere di ricomporre lo stesso sistema”;

È d’accordo la proposta di Salvini di una grande coalizione di centrodestra che includa anche il tedesco Afd e il francese Rassemblement National di Marine Le Pen?
Rassemblement National ha attraversato una transizione molto strutturata che è durata anni. Il partito non è più quello di diversi anni fa, le cifre dicono che è il primo partito in Francia. Si fa fatica quindi, a capire come mai il primo partito in Francia e il secondo in Germania non possano far parte di una coalizione di centrodestra. Il centrosinistra in Europa è minoritario per consensi ma maggioritario per la presenza nella stanza degli ottoni, a causa di questo atteggiamento ambiguo del Ppe. Mi sembra che ci sia poca cognizione di causa e che tanti partiti europei non abbiano capito la gravità del problema e che si intestardiscano a ragionare su basi che hanno dimostrato non funzionare”;

Si riferisce a temi precisi come energia e clima?
“Non parlo solo di energia e clima. Parlo anche di immigrazione. Mi auguro che quello che sta succedendo in Francia serva da monito per i prossimi anni e che non ci si dimentichi che stiamo affrontando una bomba a orologeria. E non dimentichiamoci che quella situazione resterà anche quando i riflettori dei mass media saranno spenti e si occuperanno di altri temi”;

I tre partiti italiani di maggioranza si trovano in tre coalizioni diverse in Europa. Crede che sia possibile un grande centrodestra europeo senza Le Pen e Afd?
Questi sono ragionamenti che vanno fatti dopo le elezioni, quando i numeri saranno chiari. Credo che sia sotto gli occhi di tutti che lo schema del 2009 – quando il Ppe e i socialisti bastavano ad avere la maggioranza assoluta – ora è venuto meno. Gli ultimi anni ci hanno lasciato in eredità diverse problematiche che vanno affrontate con un approccio più territoriale, tenendo conto delle istanze delle imprese europee e delle categorie. E non con un approccio ideologico come quello di von der Leyen, che ha portato avanti politiche di centrosinistra che ci hanno messo di fronte a un deficit democratico importate perché gli elettori chiedono altro”;

Il dibattito sulle coalizioni europee rischia di deteriorare i rapporti tra Lega e Forza Italia in Italia?
La realtà dei fatti ci dice che quanto viene adottato in Europa in termini di provvedimenti, condiziona la parte preponderante della legislazione nazionale. Le scelte sbagliate di Bruxelles quindi, hanno effetti sui singoli Stati. Se chiediamo una maggioranza diversa è per evitare questo”;

Ma c’è in corso un dibattito tra i leader della Lega e di Forza Italia, Salvini e Tajani…
Mi auguro che Tajani abbia modo di approfondire e acquisire notizie sulle reali intenzioni dei partiti. È già successo che il Ppe bussasse alla porta di Identità e Democrazia su determinati dossier. Quindi se RN e Afd entrassero organicamente in maggioranza, potrebbero essere applicati a una pluralità di decisioni, in modo da fare gli interessi degli elettori europei del centrodestra”.

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