Chi sono il sindaco e il governatore più amati d’Italia?

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By Angelo Bianco

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Giuseppe Sala è il sindaco più amato d’Italia. Il dato è emerso dal Governance Poll 2023, effettuato per il 19esimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore.

Il sindaco di Milano ha ottenuto il 65% delle preferenze, e sul podio è accompagnato da quelli di Ascoli Piceno e Bari, rispettivamente Marco Fioravanti con il 64,5% e Antonio De Caro (64%).

Sala ha aumentato il suo consenso di 7,3 punti rispetto al risultato alle urne, risultando non solo il sindaco più amato, ma anche quello di centrosinistra ad aver fatto meglio.

Luigi Brugnaro, il primo cittadino di Venezia, è quello che ha ottenuto un risultato maggiore tra quelli di centrodestra, con il 63% delle preferenze, segnando un +8,9%.

Nella top 10 dei sindaci più amati delle grandi città ci sono anche quello di Firenze Dario Nardella con il 61% di gradimento. Quelli di Napoli e Genova, Gaetano Manfredi e Marco Bucci con il 56,5% si posizionano al sedicesimo posto, mentre Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, in quarantasettesima, con il 53,5%. Al sessantasettesimo posto c’è il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che scende di 10,2 punti rispetto alle elezioni.

Tra gli altri capoluoghi di Regione, il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore è al sedicesimo posto, registrando un calo di 5,4 punti rispetto alle elezioni, mentre il sindaco di Palermo Roberto Lagalla si piazza al 54esimo posto con il 52,5%, aumentano del 4,8%.

Stefano Bonaccini e Giuseppe Sala sono il governatore e il sindaco più amati d'Italia
Stefano Bonaccini e Giuseppe Sala sono il governatore e il sindaco più amati d’Italia (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Il presidenti di Regione più amati

La classifica riguarda anche i presidenti di Regione. Quello più amato è Stefano Bonaccini, con il 69% delle preferenze. Il governatore dell’Emilia Romagna prende il posto di Luca Zaia, collega del Veneto che ha detenuto il primato per 12 anni. Al terzo posto si classifica Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia al 64%.

Bonaccini è l’unico governatore di centrosinistra a crescere rispetto alle elezioni. Tra quelli di centrodestra il migliore è Renato Schifani, presidente della Sicilia, che aumenta rispetto alle elezioni dell’8,9%.

Al quarto posto ci sono a pari merito altri due leader di centrodestra, quelli della Calabria e della Liguria, rispettivamente Roberto Occhiuto e Giovanni Toti, con il 59% delle preferenze, seguiti da altri due dello stesso schieramento, Attilio Fontana e Alberto Cirio, governatori di Lombardia e Piemonte, al 56,5%.

Al nono posto c’è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che perde 15 punti rispetto alle urne ma conserva il 54,5% dei consensi dei campani. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca conquista la decima posizione con il 54% delle preferenze.

“Non conta lo schieramento, ma l’attività amministrativa”

Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, dichiara: “Si può affermare che nel giudizio della comunità cala il pregiudizio dell’appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i  i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso”. 

Com’è realizzata la ricerca

Il Governance Poll, come si legge in una nota diffusa dall’Ansa, ha preso in considerazione 87 Comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco. Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza. Il committente è Il Sole 24 Ore.

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