Anniversario della strage di Bologna: “Cercare la verità sui mandanti”

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By Angelo Bianco

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Oggi, 2 agosto, è l’anniversario della strage di Bologna e come tutti gli anni si celebra il ricordo delle 85 vittime. 

La Camera ha approvato una mozione del centrodestra per desecretare gli atti e arrivare alla verità sui mandanti dell’attentato e formare una Commissione di inchiesta parlamentare.

Anniversario della strage di Bologna: "Cercare la verità"
Anniversario della strage di Bologna: “Cercare la verità sui mandanti (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

La tesi palestinese

La mozione ha come primo firmatario il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, e divide maggioranza e opposizione. Il Pd accusa il centrodestra di non aver parlato della matrice neofascista della strage, ma di terrorismo internazionale.

Il testo parla di un iter processuale non ancora concluso, nonostante ci siano state già condanne definitive. E fa riferimento alla tesi palestinese e al lodo Moro, cioè l’accordo extra legem tra la “cosiddetta diplomazia parallela italiana (affidata a settori dei servizi di informazione e sicurezza) e la dirigenza palestinese, maturato in ambito politico-istituzionale agli inizi degli anni Settanta (in seguito alla strage palestinese alle Olimpiadi di Monaco del 1972) per tutelare gli interessi italiani dalla minaccia di attentati”, come si legge nella mozione.

La mozione ha come primo firmatario il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone
La mozione ha come primo firmatario il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Secondo i firmatari del testo, è necessario “che ne siano finalmente chiariti sia le esatte finalità sia i modi di applicazione e le conseguenze che questo patto extra legem determinò sul piano nazionale e nei rapporti internazionali con l’Alleanza Atlantica”. 

Anche se non sono d’accordo sulla matrice della strage, maggioranza e opposizione convergono sul fatto che vada cercata la verità.

Mattarella: “La verità completa è un dovere”

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritiene che vada fatta chiarezza sui mandanti dell’attentato del 2 agosto 1980: “La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. È in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche. La città di Bologna, sin dai primi minuti dopo l’attentato, ha mostrato i valori di civiltà che la animano. E con Bologna e l’Emilia-Romagna, l’intera Repubblica avverte la responsabilità di difendere sempre e rafforzare i principi costituzionali di libertà e democrazia che hanno fatto dell’Italia un grande Paese”. 

Mattarella: "La verità completa è un dovere"
Mattarella: “La verità completa è un dovere” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

E ancora: “L’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti che coltivavano il disegno di far crescere tensione e paura. E’ servita la mobilitazione dell’opinione pubblica. E’ servito l’impegno delle istituzioni. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato”. 

Meloni: “Desecretare gli atti”

Giungere alla verità sulle stragi che hanno segnato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo. Questo governo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e velocizzato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più facilmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai governi precedenti”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Strage di Bologna, La Russa: “Rimuovere ogni interrogativo ancora aperto”

Strage di Bologna, La Russa: "Rimuovere ogni interrogativo ancora aperto"
Strage di Bologna, La Russa: “Rimuovere ogni interrogativo ancora aperto” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Tramandare la memoria affinché non venga mai meno l’amore per i valori di libertà e democrazia che sono scolpiti nella Costituzione è un impegno che non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo trascurare. Un impegno di conoscenza che dobbiamo a tutte le vittime del terrorismo rispetto alle quali ritengo fondamentale proseguire, anche in questa legislatura, l’importante opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari di inchiesta che hanno indagato su molte tragiche pagine del nostro passato, al fine di rimuovere ogni ombra, ogni dubbio, ogni interrogativo ancora aperto. Va doverosamente ricordata la definitiva verità giudiziaria che ha attribuito alla matrice neofascista la responsabilità di questa strage”. Sono le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa nella commemorazione in Aula.

Schlein (Pd): “Non accettiamo tentativi di riscrivere la storia”

Come ogni anno qui a Bologna, al fianco dei familiari delle vittime della strage per ribadire che non accettiamo alcun tentativo di depistaggio ulteriore, alcun tentativo di riscrivere la storia”, dichiara Elly Schlein, segretaria per Pd, partecipando al corteo per il 43esimo anniversario della Strage di Bologna. 

Schlein (Pd): "Non accettiamo tentativi di riscrivere la storia"
Schlein (Pd): “Non accettiamo tentativi di riscrivere la storia” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Le evidenze processuali già chiariscono che questa è stata una strage di matrice neofascista e anche con un intento eversivo. Continuiamo a chiedere la piena verità e giustizia; c’è un diritto alla verità che non appartiene soltanto, anche se per primi, ai familiari delle vittime, ma appartiene alla nostra Repubblica, a tutta la cittadinanza. Come ogni anno è bello vedere che c’è una forte partecipazione comunitaria. Tutta la città di Bologna si stringe attorno ai familiari, anche la Regione e tante persone dal resto d’Italia, per stare affianco ai familiari e continuare a chiedere verità e giustizia. Quindi siamo ancora qui e siamo ancora qui a manifestare tutto il nostro impegno in questa direzione”, conclude.

Strage di Bologna, Tajani: “Determinati e fermi contro ogni terrorismo”

Non sono contrario alle commissioni di inchiesta, ma anche il presidente Mattarella ha detto “attenzione a non fare troppe commissioni di inchiesta”. Non so cosa possa trovare una commissione di inchiesta oltre a quello che stanno facendo magistrati e forze dell’ordine, è passato molto tempo”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rainews24. “Dobbiamo essere determinati e fermi a difendere la democrazia contro ogni terrorismo, sia esso neofascista, brigatista, fondamentalista islamico o di tipo mafioso”. 

Fontana: “Una delle pagine più buie e dolorose della nostra storia repubblicana”

Alle 10.25 del 2 agosto di 43 anni fa, l’Italia intera veniva sconvolta dal feroce attentato terroristico avvenuto alla stazione ferroviaria di Bologna. Quella strage, che sentenze definitive hanno stabilito essere stata di matrice neofascista, rappresenta una delle pagine più buie e dolorose della nostra storia repubblicana. In questa triste ricorrenza, desidero rivolgere il mio omaggio commosso alla memoria delle 85 vittime e degli oltre 200 feriti unitamente alle espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza ai loro familiari, che ogni giorno vivono con quel ricordo straziante nel cuore”. A parlare, il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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