L’Aula della Camera ha dato il via libera all’ordine del giorno di Fratelli d’Italia per mantenere il taglio dei vitalizi a Montecitorio, dopo la delibera in Senato del mese scorso.
Il testo è passato con 240 sì, 5 no e 24 astenuti. L’odg era stato presentato dal capogruppo di FdI Tommaso Foti ed è stato approvato dopo una discussione accesa soprattutto tra i gruppi di Fratelli d’Italia e del M5S, che aveva presentato un altro ordine del giorno simile.
“Si fa chiarezza dopo le consapevoli menzogne di Conte e del Movimento 5 Stelle. Non è il governo a ripristinare i vitalizi, Conte è professore di diritto e dovrebbe saperlo, c’è stato il voto contrario di FdI e il sì di Grassi, del M5S. Oggi arriva la verità”. Così, Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia).
Immediata la replica di Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle: “Donzelli attacca il Movimento su un ordine del giorno che chiede il mantenimento di una cosa che ha fatto il M5S, paradossale. L’atto di Foti richiama la delibera Fico”.
Ma Foti ha chiarito: “Il primo intervento sui vitalizi è stato fatto in una legislatura in cui i presidenti di Camera e Senato erano del centrodestra. Questo è un odg che promana da una storia, è chiaro. Conte gioca”.
“Io non voterò a favore di questo ordine del giorno. Con rispetto, facendo politica da molti anni penso che la demagogia sia il pericolo più grande per la credibilità del rapporto con i cittadini. Questo odg, come quello precedente cui ho votato contro, corrisponde a un impianto demagogico e populista che alimenta la campagna contro il Parlamento e la politica da cui non verrà nulla di buono”. Così in Aula Piero Fassino del Pd.
“Fassino ha avuto il coraggio di dire le cose come sono. Cose che ci diciamo in privato, agli amici, ma poi arriviamo in Aula e cambiamo totalmente atteggiamento. Basta con la demagogia e un populismo squallido. E guardo tutti, serve il coraggio delle nostre azioni altrimenti facciamo danno al Paese. E questa è la posizione di molti amici di FI”. Lo ha dichiarato Roberto Bagnasco di Forza Italia.
Alessandro Colucci di Noi Moderati ha sottolineato il “male originario della delibera 14 del 2018: non si è eliminato nessun vitalizio, che sono stati eliminati nel 2012 dal centrodestra”.
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