Chi si è laureato può anticipare la pensione riscattando il traguardo raggiunto. Il costo è ora agevolato come riferito dall’INPS.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni per il riscatto della laurea che permette di trasformare gli anni di studio in contributi utili per il pensionamento. Un’operazione che ha un costo variabile.

Scegliere di seguire un percorso universitario dopo il diploma significa voler approfondire la propria formazione e specializzarsi in un determinato settore. Si passano anni dietro i libri per investire nel proprio futuro con la speranza di trovare il lavoro dei sogni con contratto a tempo indeterminato. Durante questi anni dedicati allo studio la maggior parte degli studenti non lavora. Entrerà nel mondo del lavoro una volta raggiunto il traguardo che potrà essere intorno a 25 o 28 anni.
Si inizieranno, dunque, a maturare contributi in età più avanzata. Essendo i contributi fondamentali per guadagnarsi il diritto alla pensione se mancano per poter finalmente lasciare il mondo del lavoro bisogna sapere che è possibile riscattare la laurea e farla valere per il pensionamento. Va fatta una richiesta all’INPS e per ogni anno di laurea da riscattare bisognerà pagare un determinato importo calcolato dall’Istituto.
Come funziona il riscatto della laurea
Il riscatto della laurea si può chiedere in qualsiasi momento, anche da inoccupati oppure se non si è iniziata ancora un’attività lavorativa oppure se non si è iscritti a nessuna forma obbligatoria di previdenza. Dal 2024, poi, è possibile chiedere il riscatto se si è frequentato un corso ITS Academy a condizione che tale corso soddisfi specifici requisiti.

Come accennato, gli interessati dovranno inoltrare domanda all’INPS telematicamente tramite credenziali digitali fornendo la documentazione attestante il percorso di laurea per poter ottenere il riscatto e aumentare l’importo dell’assegno pensionistico oppure anticipare il momento della pensione.
La spesa da sostenere – si può pagare anche a rate – verrà calcolata dall’INPS o dalla cassa di riferimento (parliamo di migliaia e migliaia di euro sul sito INPS c’è un simulatore da utilizzare) e diventa più onerosa man mano che l’età aumenta. Significa che se si ha intenzione di procedere con il riscatto meglio agire il prima possibile.
L’importo pagato è deducibile dalle imposte o detraibile al 19% se versato dai genitori per i figli. Per quanto riguarda gli anni da riscattare si può procedere con quelli relativi alla laurea triennale o quadriennale ma non per quelli fuori corso né per i master. Se la laurea dovesse essere stata conseguita all’estero per poter essere riscattata bisognerà che sia tra quelle ufficialmente riconosciute in Italia dal Ministero dell’Università.