2025 difficile e oneroso per quanto riguarda le bollette dell’acqua. Ci sono aumenti importanti in tutta Italia.
In alcune zone del nostro Paese, i rincari sulle bollette dell’acqua sono arrivati a toccare un preoccupante 10%. Il rincaro medio nazionale si attesta ad un 5% che comunque non può far sorridere.

Nelle grandi città l’aumento è più alto, specie nel Nord Italia dove sono in atto lavori strutturali che comprendono anche gli acquedotti. Una famiglia di tre persone con un consumo di 180mc pagherà circa 497euro, rispetto ai 473euro del 2024. Le bollette aumentano dunque in linea di massima per la presenza di infrastrutture idriche vecchie con elevate perdite, costi di manutenzione e ammodernamento della rete, e di conseguenza per l’esigenza di fare investimenti nel settore.
Siccità, aumento dei costi operativi e la necessità di rinnovare le tariffe tramite conguagli per coprire gli investimenti necessari, incidono sull’aumento delle tariffe. I dati sono allarmanti: quasi la metà dell’acqua immessa nelle reti italiane viene persa a causa di infrastrutture vecchie e inefficienti, aumentando i costi per i gestori e di conseguenza sono necessari grandi investimenti per ristrutturare la rete, adeguarla alle normative e migliorare il servizio, costi che inevitabilmente vengono trasferiti agli utenti.
Perché aumentano le bollette dell’acqua e come difendersi
Le nuove tariffe, stabilite da ARERA e ATERSIR, vengono applicate tramite conguagli nelle bollette per recuperare i costi relativi alle tariffe precedenti e coprire i nuovi importi.

A rischiare di più per i rincari sono le famiglie numerose e chi vive in abitazioni con più utenze: il consumo medio più alto significa una maggiore esposizione agli aumenti Rischiano anche i residenti in zone con servizi idrici inefficienti a causa della dispersione idrica e della necessità di ammodernamento. Alcuni Comuni del Centro e Nord Italia hanno il triste primato in cui la bolletta può superare i 750euro annui, specie dove la rete è vecchia e superata o sono in corso lavori rilevanti.
Per difendersi dagli aumenti si può però fare qualcosa, per esempio sfruttare il Bonus sociale idrico: riservato alle famiglie con ISEE fino a 9,530euro (soglia che sale a 20,000euro per famiglie numerose), riconosciuto automaticamente a chi beneficia già di bonus luce/gas. Prevede sconti sulla quota variabile della bolletta. Alcuni comuni, poi, offrono sconti aggiuntivi. Meglio verificarlo presso il tuo gestore o l’ufficio comunale. E poi rimangono le stesse preziose regole per risparmiare: monitorare e ottimizzare il consumo domestico, cercando eventuali perdite o usi anomali, installare riduttori di flusso, dispositivi di risparmio idrico, e raccogliere acqua piovana per usi non potabili. Le associazioni dei consumatori forniscono modelli e assistenza per reclami e conciliazioni, anche per azioni giudiziarie in caso di abusi.