Andare dallo psicologo non è una vergogna: ecco la novità che può aiutare a farti togliere i dubbi

È il momento di smettere di pensare che andare dallo psicologo sia motivo di vergogna, al punto tale da non dirlo a nessuno. Ora i dubbiosi potranno finalmente cambiare idea, ecco perché. 

È capitato certamente a tutti, e magari anche più di una volta, di vivere un momento difficile e di essere talmente pessimista da sentirsi come si fosse all’interno di un tunnel da cui non si vede via di uscita. Poter contare sul sostegno delle persone care, in grado di fare da confidenti e incoraggiare quando non si ha alcuna forza di andare vanti, può essere importante, ma non è detto sia sufficiente. In casi simili si può ottenere un aiuto importante avviando un percorso con uno psicologo, grazie a cui è possibile guardare dentro di sé e capire se tutto questo nasca da un disagio passato che non si è mai del tutto superato.

Il sostegno di un professionista può essere utilissimo in modo particolare per chi ha un carattere emotivo e chiuso, che non gli permette di sbilanciarsi anche con gli amici e il partner, come invece sarebbe normale potesse avvenire. Ancora adesso, però, si tende ad avere quasi vergogna nell’ammettere di avere optato per una soluzione simile, come se si avesse timore di essere giudicati in maniera negativa perché non si riesce a risolvere il problema in autonomia. Fortunatamente ora chi è scettico potrebbe presto cambiare idea facendo leva su una mossa inaspettata ma provvidenziale per tanti.

Basta scetticismo sullo psicologo: questa mossa può spingerti a cambiare

Ancora adesso si tende addirittura a identificare uno psicologo come il medico in grado di curare i “matti” o comunque le persone che non sono in grado di risolvere un problema in autonomia. La realtà è ovviamente ben diversa, non si deve provare alcuna vergogna quando si sente il bisogno di chiedere aiuto a qualcuno, anzi farlo con una persona estranea può essere ideale perché non ha modo di sentirsi condizionato nel giudizio, cosa che invece potrebbe avvenire con chi frequentiamo da anni.

Non solo, in molti casi alcuni dei disagi che avvertiamo possono essere frutto di un’esperienza negativa che abbiamo vissuto e che ci ha segnato, anche se tendiamo a pensare di averla perfettamente superata. Una seduta può quindi essere uno sprone importante per capirlo e acquisire quella maturità che il tempo non ci ha permesso di avere. Ci sono però persone che sono consapevoli di avere bisogno di iniziare un percorso con un professionista, ma rinunciano perché non hanno la possibilità di sostenere i costi che questo richiede, continuando così a stare male. Niente paura, chi si trova in questa situazione sarà ben felice di poter usufruire di un bonus ad hoc che consente di ridurre non di poco il conto previsto per questo.

Il Ministero della Salute, in accordo con l’INPS, è pienamente consapevole di come sia importante non trascurare la salute mentale, per questo ha deciso di rinnovare il bonus psicologo, previsto per alcune categorie di cittadini che potrebbero avere la necessità di rivolgersi a uno specialista. Il beneficio, come è facile immaginare, è destinato a chi è più debole sul piano economico, per questo sarà necessario avere un ISEE in corso di validità non superiore ai 50mila euro.

È possibile ottenere fino a 50 euro per seduta per un massimo di 1.500 euro per beneficiario, secondo i seguenti scaglioni:

• ISEE inferiore a 15.000 euro il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;
• ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
• ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

L’incentivo può essere sfruttato presso gli specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti – Albo degli Psicologi – che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa al Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (CNOP). Chi è interessato ed è in possesso dei requisiti richiesti deve presentare domanda in via telematica, accedendo al servizio dedicato “Contributo sessioni psicoterapia”, per poi selezionare “Contributo sessioni psicoterapia domande 2025”,