È già in moto la macchina organizzativa per il Festival di Sanremo del 2026. Dopo un lungo tira e molla, tra minacce più o meno concrete e rischi di rivoluzioni epocali, alla fine non cambierà nulla: il Festival sarà ancora a Sanremo e sarà prodotto ancora dalla Rai. Uno scenario immutabile per non molti, ma che negli ultimi mesi è stato messo a serio rischio dal bando imposto dal Tar Liguria. Sta di fatto che alla fine il comune sanremese e la tv pubblica hanno trovato un accordo: si andrà avanti fino al 2028, con possibile prolungamento fino al 2030. E, allora, occhio alle novità.
Cosa sappiamo
Il nuovo Festival sarà ancora una volta in mano a Carlo Conti, che già sta studiando le canzoni da ammettere al Festival di Sanremo 2026, che slitterà di qualche settimana per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Tanti i nomi di cui si parla, da graditi ritorni fino a veri e propri colpacci come l’ipotesi di vedere insieme in gara Tiziano Ferro e Madame. Ma in tutto ciò arriva l’ombra di Amadeus a stravolgere i piani del Festival.
Torna Amadeus?
Dal 2020 al 2024: tanto è durato il regno di Amadeus al Festival di Sanremo, con edizioni che hanno lasciato il segno e appassionato sia i più grandi che i più giovani. E, allora, attenzione alle clamorose novità annunciate dallo stesso Amadeus in una recente intervista. Nonostante abbia iniziato una nuova avventura sul Nove, infatti, è ancora viva l’idea di tornare a Sanremo. Il noto conduttore ha infatti aperto alla possibilità: “Se rifarei mai il Festival di Sanremo? Sarò molto sincero. Se dicessi di no direi una grossa bugia. Certo che se dovesse ricapitare l’occasione con le giuste condizioni lo farei, sempre con Fiorello però. Io sento che lui mi sta insultando, ma lo farei ancora con lui. Cosa mi dovrebbe offrire la Rai per convincermi a rifare Sanremo? Come ho detto lo rifarei solo con Fiorello”.