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Salute

Epidemia di Chikungunya in Italia: nuovi casi confermati

Il virus Chikungunya, sempre più presente anche in Italia, torna a far parlare di sé con un nuovo focolaio nel Veronese, dove nel fine settimana sono stati confermati 46 casi. L’aumento dei contagi ha spinto le autorità sanitarie ad intensificare il monitoraggio e le misure preventive sul territorio.

Come si manifesta e diffonde il virus Chikungunya

Chi viene infettato dal virus può avvertire dolori articolari e stanchezza, simili ai sintomi di una normale influenza. Originario dell’Oceano Indiano, per il virus Chikungunya non esistono vaccini e la sua presenza in Italia è favorita dalle condizioni climatiche più miti, che permettono alle zanzare del genere Aedes, di sopravvivere e trasmettere il virus.
Per ridurre il rischio di contagio, le autorità consigliano alcune semplici precauzioni domestiche: evitare acqua stagnante in sottovasi o contenitori all’aperto, mantenere curati giardini e spazi verdi, evitando erba alta e proteggersi dalle punture di zanzara.

Interventi sanitari e precauzioni

Le autorità precisano che il focolaio riscontrato nel Veronese è circoscritto. Sono in corso interventi di disinfestazione e trattamenti antilarvali nelle zone colpite, con l’obiettivo di contenere la diffusione. Per precauzione, alcune attività pubbliche e eventi locali sono stati momentaneamente sospesi, fino a quando il focolaio non sarà sotto controllo. Dei 46 pazienti colpiti, solo per due casi è stato necessario il ricovero ospedaliero; tutti gli altri seguono cure ambulatoriali. Un elemento da sottolineare è che tutti i casi sono autoctoni, non legati a viaggi internazionali, e gli esperti stanno ricostruendo l’ipotetica catena di trasmissione. Una buona notizia potrebbe essere il calo delle temperature previsto nelle prossime settimane che aiuterebbe a rallentare la circolazione del virus.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia dal 1° gennaio al 9 settembre 2025 sono stati confermati 208 casi di Chikungunya: 41 causati da viaggi all’estero e 167 autoctoni, con un’età media di 60 anni. Per fortuna non sono stati riscontrati decessi.

Carlo Bartolomei

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