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Spotify, utenti Premium beffati: la clamorosa novità

Spotify, una delle più celebri piattaforme di riproduzione di musica on demand, sta introducendo numerose novità. Dopo aver bloccato lo streaming illegale, negando la possibilità di utilizzare versioni pirata per accedere ai contenuti Premium, l’azienda svedese sta lavorando per migliorare l’esperienza gratuita dell’applicazione. L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior pubblico possibile, ma gli utenti paganti hanno iniziato a storcere il naso.

Spotify

Streaming lossless

Una delle novità riguarda anche la versione Premium: da qualche giorno è, infatti, disponibile l’ascolto delle canzoni in qualità lossless, cioè senza alcun tipo di compressione del file. Il servizio supporterà file FLAC a 24-bit/44,1 kHz, quindi leggermente inferiori agli standard di Apple Music, Tidal e Qobuz. I Paesi che attualmente possono usufruire di questa opzione sono Australia, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito, mentre per l’Italia bisognerà attendere ancora.

Spotify

La novità

La clamorosa novità riguarda l’addio alla riproduzione casuale forzata, che fino a pochi giorni fa non permetteva agli utenti in possesso della versione gratuita di scegliere le canzoni da riprodurre. Da lunedì 15 settembre, invece, quest’ultimi possono scegliere la musica da ascoltare. Attenzione, però, è presente un numero limite, non ancora specificato da Spotify, che, se superato nell’arco di un’ora, riporterà l’utente alla riproduzione casuale. L’azienda ha introdotto le novità con questo schema: “Scegliere e ascoltare“, ovvero la riproduzione direttamente da una playlist senza incappare nella fastidiosa riproduzione casuale; “Cercare e ascoltare“, ovvero l’ascolto diretto di un brano cercato nell’archivio dell’app; “Condividere e ascoltare“, ovvero la funzione che facilita la condivisione di brani o l’ascolto di brani condivisi da altri, anche sui social. Una novità, diffusa per attrarre nuovi clienti, che sta facendo infuriare gli utenti Premium.

Franco Senese

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