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Italia | Paura in aeroporto: l’invasione da brivido

Momenti di tensione questa mattina all’aeroporto di Milano Linate, dove un uomo è riuscito a scavalcare la recinzione di sicurezza e ad accedere direttamente alla pista. L’episodio ha costretto la torre di controllo a sospendere temporaneamente i voli in partenza e in arrivo, generando ritardi e disagi per i passeggeri. L’intruso, che aveva con sé documenti tunisini ma la cui identità non è stata ancora confermata, si è steso a terra senza opporre resistenza all’arrivo degli agenti della Polaria. L’intervento immediato del personale di sorveglianza ha permesso di neutralizzare la situazione prima che l’uomo potesse avvicinarsi agli aeromobili in movimento. La vicenda, seppur conclusa senza conseguenze gravi, ha sollevato interrogativi sulla tenuta del sistema di sicurezza aeroportuale, già sotto i riflettori dopo episodi simili verificatisi a Orio al Serio.

Le operazioni sospese e la gestione dell’emergenza

La presenza dell’uomo sulla pista ha obbligato i responsabili dello scalo a interrompere immediatamente ogni attività di volo. Per alcuni minuti le operazioni di decollo e atterraggio sono state sospese, mentre gli agenti di polizia e il personale addetto si occupavano di mettere in sicurezza l’area. La Sea, società che gestisce l’aeroporto di Linate, ha chiarito che non ci sono stati problemi per l’attività complessiva dello scalo, rassicurando passeggeri e operatori sul ripristino della normalità in tempi rapidi. Tuttavia, l’incidente ha causato inevitabili ritardi e ha creato momenti di apprensione tra i presenti. La rapidità dell’intervento ha evitato conseguenze peggiori, ma l’episodio ha mostrato ancora una volta la vulnerabilità delle strutture aeroportuali di fronte a intrusioni improvvise.

Il nodo della sicurezza aeroportuale dopo l’episodio

Il caso di Linate riporta con forza al centro del dibattito il tema della sicurezza aeroportuale. Non è la prima volta che uno scalo italiano si trova a fronteggiare episodi simili, e la capacità di un individuo di scavalcare le recinzioni e raggiungere la pista mette in evidenza possibili falle nei sistemi di sorveglianza. Le autorità competenti hanno annunciato verifiche approfondite per comprendere come sia stato possibile l’accesso e quali misure rafforzare per prevenire simili episodi in futuro. Intanto, la Polaria sta cercando di chiarire le motivazioni dell’uomo e di verificare la sua identità, con l’obiettivo di stabilire se si sia trattato di un gesto isolato o di un episodio più complesso. Resta il fatto che l’intrusione ha creato un precedente preoccupante e richiama l’urgenza di migliorare ulteriormente i sistemi di controllo e protezione delle aree sensibili degli aeroporti italiani.

Silvio Spalla

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