Scegliere se proseguire gli studi con una laurea magistrale è uno dei passi più importanti del percorso universitario. Si tratta infatti di altri due anni da passare sui libri che consentono sì di ottenere un titolo più avanzato, ma richiedono anche un grosso investimento in termini di tempo ed energie. Quindi, una laurea magistrale serve oppure no? La verità è che non esiste una risposta universale: alcune professioni la richiedono come requisito d’ingresso, per altre diventa un vantaggio competitivo, in altre ancora non è indispensabile. Ad esempio, la laurea magistrale marketing e comunicazione è diventata particolarmente utile in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato, in quanto permette di accedere a ruoli più qualificati e di sviluppare competenze molto richieste oggi. Per provare a dare una risposta definitiva a questo dilemma, di seguito proviamo a spiegare alcune delle aree di studio in cui una laurea magistrale fa davvero la differenza, partendo proprio dal settore del marketing e della comunicazione.
Se fino a qualche anno fa studiare comunicazione era considerato superfluo e non aveva percorsi di studio ad hoc, oggi rappresenta invece uno degli ambiti di studio più popolari. Con questo settore in continua e rapida evoluzione e la grande concorrenza presente sul mercato, la formazione base non basta più: da qui l’importanza della laurea magistrale marketing e comunicazione per approfondire competenze tecniche e creative, accedere a ruoli più strategici (brand e product manager, responsabile delle reti di vendita di imprese industriali e commerciali, manager nelle aree del digital marketing, analista nelle società di consulenza, ecc.) e distinguersi rispetto agli altri.
Le lauree magistrali in economia non sono solo estremamente importanti, ma sono tra le più richieste. Chi vuole lavorare in ambiti come la consulenza, il controllo di gestione, la finanza o il project management deve necessariamente acquisire competenze avanzate, che la sola laurea triennale non garantisce. Solo la laurea magistrale consente di approfondire temi cruciali, per accedere a ruoli di maggiore responsabilità. Inoltre, molte aziende la mettono come requisito preferenziale per posizioni junior e per percorsi di carriera strutturati.
Nell’ambito STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), la laurea magistrale è fondamentale e fa la differenza nel mercato del lavoro. Che si tratti di ingegneria gestionale, informatica, meccanica, energetica o biomedica, così come nel campo della cybersecurity e automazione, questi due anni ulteriori di studio garantiscono lo sviluppo di competenze tecniche avanzate e altamente specialistiche, indispensabili per accedere a ruoli qualificati. Non si tratta solo di avere una preparazione più approfondita, ma anche di accedere a ricerca e progetti complessi, interfacciarsi con grandi aziende innovative e aumentare le opportunità di carriera.
Un altro settore in cui la laurea magistrale rappresenta un acceleratore di opportunità professionali è quello digitale. In questo mondo nuovo e costantemente in trasformazione, le aziende cercano ormai profili specializzati, capaci di gestire progetti complessi e guidare processi di innovazione tecnologica. Percorsi come informatica, data science e intelligenza artificiale permettono di acquisire competenze avanzate e molto richieste. Una laurea magistrale in questi ambiti aumenta la credibilità professionale e apre le porte a ruoli altamente strategici.
Per chi ha studiato in ambito linguistico, la laurea magistrale permette di accedere a professioni qualificate e molto richieste. Parliamo, ad esempio, di traduttori specializzati, interpreti di conferenza, communication specialist e mediatori linguistici. Se in passato questi due anni in più di studio potevano risultare spesso superflui, con un mercato sempre più globale e interconnesso la preparazione avanzata in più lingue è diventato un essenziale valore aggiunto, che spesso fa la differenza tra un candidato e un altro.
Chiudiamo con un settore in cui la laurea magistrale è un requisito fondamentale per esercitare la professione. Ci riferiamo a medicina, professioni sanitarie e farmacia, quindi a chi aspira a diventare medico, infermiere specializzato, farmacista, fisioterapista, tecnico sanitario, ecc. In questi campi, il percorso formativo richiede un livello di preparazione avanzato, accompagnato da tirocini, esami abilitanti e specializzazioni post-laurea. La magistrale non è solo utile, ma imprescindibile per accedere agli ordini professionali, ottenere l’abilitazione e svolgere ruoli di grande responsabilità.
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