Giulia Tramontano programmava incontri per il battesimo di Thiago. Il parroco: “Ora è presto per parlare di perdono”

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By Angelo Bianco

Curiosità

Parlare di perdono è troppo prematuro in questo momento. Il perdono è un cammino che richiede tempo”. 

Sono le parole del parroco di Senago Don Sergio Grimoldi ai giornalisti fuori dalla chiesa di Santa Maria Assunta, in riferimento all’omicidio di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago, di cui era incinta di 7 mesi.

La donna, 29enne, è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello il 27 maggio dopo che aveva scoperto segreti e bugie. Il trentenne ha confessato dopo aver cercato per due giorni di occultare e depistare.

Di perdono, per Don Grimoldi, “penso che se ne parlerà molto al di là nel tempo”. E proprio nella parrocchia di Senago a giorni sarebbero cominciati gli incontri in vista del cammino verso il sacramento del battesimo. Lo ha raccontato il diacono Francesco Buono, che celebra anche battesimi per la parrocchia.

Giulia si preparava con amore l’arrivo di Thago

Giulia Tramontano programmava incontri per il battesimo di Thiago. Il parroco: "Ora è presto per parlare di perdono"
Giulia Tramontano programmava incontri per il battesimo di Thiago. Il parroco: “Ora è presto per parlare di perdono” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Don Grimoldi ha lasciato a lui l’omelia di oggi: “Avrei dovuto incontrare Giulia a breve per introdurli in questo percorso, la tragedia quindi mi ha colpito in modo ancora più drammatico. Penso alla gioia con cui avrei battezzato quel bambino e ho tanto desiderato di poterlo fare nei giorni in cui Giulia era sparita e tutti speravamo di ritrovarla viva”. 

La fiaccolata a Sant’Antimo

Intanto a Sant’Antimo, nel Napoletano, è stata organizzata una fiaccolata per l’8 giugno. “Per Giulia e perché non succeda più”. La sorella di Giulia, Chiara, ha postato l’invito nelle Instagram stories. La fiaccolata si terrà a partire dalle 19 dalla villa comunale Del Rio con arrivo in piazza della Repubblica, nella cittadina dove Giulia e cresciuta.

Due giorni prima dell’omicidio, Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano avevano avuto alcune conversazioni sui social, in cui litigavano.

I messaggi tra Giulia e Impagnatiello prima dell’omicidio

Veramente prima ancora di far nascere un bambino, tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei?”, scriveva il trentenne il 25 maggio, dopo che ventinovenne aveva scoperto i tradimenti e le bugie del compagno. “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso”. 

Giulia spiegava ad Alessandro di non volerlo avere più come compagno “così da non aspettarmi più nulla e trovare la mia pace”. Nel frattempo, “condividiamo casa finché sarà necessario”.

Alla domanda di lui “che madre sei?”, la donna rispondeva in modo sarcastico: “L’importante è che tu sia un buon padre, io penso a me, tranquillo”. E ancora, Alessandro chiedeva: “Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia?”, mentre Giulia rispondeva: “Non mi sembra normale far arrivare invece una persona a questo limite”. 

Il racconto di Chiara, la sorella di Giulia, agli investigatori

La sorella di di Giulia, Chiara, ha dichiarato che la coppia era “già in piena crisi lo scorso gennaio”. Il barman, che adesso è recluso nel carcere di San Vittore con l’accusa di omicidio, avrebbe racontato alla compagna “di avere un’altra relazione con un’altra ragazza”. E “per via di questa situazione”, Giulia Tramontano “stava pensando di abortire, in quanto era incinta”. Le sue parole sono state messe a verbale.

Le parole di Chiara Tramontano sono state messe a verbale. La giovane ha spiegato anche che le “problematiche sentimentali”, tra Giulia e Impagnatiello sono nate quando avevano “iniziato la convivenza”, a febbraio 2021.

Secondo quanto emerso dall’interrogatorio di ieri mattina, sabato 3 giugno, Giulia avrebbe detto alla sorella “che non avrebbe perdonato Alessandro, ma sarebbe tornata a Senago, in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa, oppure tornare a casa dei genitori”. 

Giulia poi, ha aggiunto Chiara, “confidava ai nostri genitori la sua gravidanza, nonché le problematiche sentimentali con Alessandro”. Il padre l’aveva rassicurata dicendole che “se ci fosse stato bisogno le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile”. 

La lettera immaginaria sui social

E sui social Chiara ha pubblicato una lettera immaginaria scritta dalla mamma Giulia al piccolo Thiago: “Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore. Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi! Quello è un mostro, è senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà”.

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