Putin ordina: “Basta cambiare sesso”: ecco perchè i russi lo facevano in massa

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By Paolo Colantoni

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In Russia è stata varata una legge che vieta il cambio di sesso. Nell’ultimo periodo le richieste erano aumentate in modo clamoroso: ecco il motivo

Le autorità russe, chiamate a raccolta da Vladimir Putin, hanno imposto lo stop ad un evento che si stava ripetendo con grande frequenza. Nell’ultimo anno in uno dei Paesi simbolo nella lotta all’omosessualità e al cambio di genere, si era registrato un vero e proprio boom di operazioni per cambiare sesso. E la quasi totalità era rappresentata da uomini che decidevano di diventare donne. Un particolare che ha messo in imbarazzo il Cremlino, tanto da spingerlo a varare una legge.

La Duma ha deciso di vietare il cambio di sesso in Russia – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto –

Nel 2018, erano stati in trecento i russi che avevano scelto di cambiare sesso. Nel 2022, secondo i dati forniti, sono diventati oltre 2700. Una crescita impressionante, che ha portato il governo russo a imporre lo stop. La Duma ha infatti dato l’ok in prima lettura, ad una proposta di  legge che vieta in Russia gli interventi chirurgici per cambiare sesso. Come unica eccezione sono stati presi in esame  a “i casi di trattamento di anomalie congenite nei bambini”. Una svolta epocale. Una decisione che sta già creando dibattito e divisioni.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale russa Tass, verrà imposto un divieto all’anagrafe  di apportare modifiche ai documenti personali basati su certificati medici di cambio di genere. “Questa proposta di legge – ha detto Pyotr Tolstoy, deputato di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin – riguarda l’erezione di una barriera alla penetrazione dell’ideologia occidentale contraria alla famiglia”. La Russia è uno dei Paesi sotto osservazione per il rispetto dei diritti delle minoranze sessuali. Pochi mesi fa Vladimir Putin ha firmato una nuova legge che proibisce anche tra gli adulti “la promozione di relazioni sessuali non tradizionali”, allargando il divieto (già esistente) di atteggiamenti sessuali “non graditi tra i minori”. Legge che, di fatto vieta le manifestazioni pubbliche  in difesa dei diritti delle minoranze sessuali e che è stata bocciata dalla Corte di Strasburgo perché discriminatoria e perché lede il diritto alla libertà d’espressione.

Perchè così tanti russi hanno deciso di cambiare sesso?

Pyotr Tolstoy, deputato vicino a Putin – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto –

Ma cosa si nasconde dietro la nuova legge promossa dalla Duma? Si tratta dell’ennesimo atto contro l’omosessualità o esistono altre chiavi di lettura. “Voglio davvero che i ragazzi che ora stanno difendendo l’onore della Russia a costo della loro vita tornino a casa e vedano che il Paese è cambiato”, ha dichiarato su Telegram il deputato russo Pyotr Tolstoy. Il riferimento alla guerra in Ucraina è piuttosto eloquente. L’aumento così cospicuo di ragazzi che hanno deciso di cambiare sesso (oltre 27.000 nell’ultimo anno) è spiegato dalla voglia di evitare di partire per il conflitto. Il Cremlino ha capito che molti dei transgender, in realtà, vogliono registrarsi come donne solo per non arruolarsi e non andare al fronte in Ucraina.

Vyacheslav Volodin, presidente della Duma (per molti il candidato numero uno alla successione di Putin) ha dichiarato: “Una persona oggi può svegliarsi la mattina e decidere di non essere più un uomo, ma una donna”. Per farlo, secondo un’analisi fatta dalla stampa internazionale, bastava una semplice visita in una clinica privata e pagare  60mila rubli, circa 700 euro. Con questa cifra ci si poteva presentare all’anagrafe e fare richiesta di cambiare genere. “Questi cittadini – ha continuato Volodin – potranno sposarsi e, Dio non voglia, adottare un figlio”. Ma da oggi sarà tutto diverso. “La nuova legge ci permetterà di escludere la possibilità che una persona cambi genere solo modificando i documenti. Ed esalteremo i valori della famiglia nell’ordinamento russo”, ha concluso Konstantin Chuychenko, uomo molto vicino all’ex presidente russo Medvedev a  e per tre anni nel Kgb prima di scalare i vertici di Gazprom.

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