Maturità al via: le “bufale” che impazzano sulla rete: interviene la Polizia

Foto dell'autore

By Paolo Colantoni

News

Come ogni anno alla vigilia dell’esame di maturità si moltiplicano le fake news. La Polizia ha creato una campagna di sensibilizzazione per evitare problemi

Alzi la mano chi non ha mai sentito almeno una volta parlare del famoso parente in Australia (che frequenta la scuola italiana), capace di elargire con 24 ore di anticipo le fatidiche tracce d’esame? O chi non si è trovato a contattare amici o parenti al Ministero, che sapevano prima degli altri quali fossero i temi di italiano o le prove scritte? O chi non abbia tentato in ogni modo di portare in classe tracce già scritte? La maturità, come da tradizione, si trascina dietro ansie e falsi miti.

Telefoni, tablet e tutte le false convinzioni per l’esame di maturità – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto –

La digitalizzazione, i siti internet e le ricerche online, se possibile, hanno però addirittura aumentato il rischio di imbattersi in vere e proprie bufale. Convinzioni che rischiano di generare ulteriori preoccupazioni o creare delle illusioni nei prossimi maturandi. Il livello di attenzione della polizia postale su nuove “fake news” è altissima e in vista dell’Esame di Stato è partita una vera e propria campagna di sensibilizzazione per realizzare quella che è stata definita “Maturità al sicuro”.

Una campagna realizzata con il portale Skuola.net, da sempre vicino al mondo degli studenti e che ha come obiettivo principale, quello di  “smontare” le principali fake news sull’argomento. Le risposte degli studenti raccolte dal sito internet evidenziano un rischio concreto di commettere errori dettati da convinzioni completamente sballate. I regolamenti sull’utilizzo di smartphone, tablet e sui controlli degli addetti, restano un mistero per numerosi scolari. Seguendo le risposte dei 1.000 futuri maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato da Skuola.net (per Polizia di Stato), emergono dati curiosi e per certi versi preoccupanti. Ad una settimana dall’inizio della Maturità infatti, numerosi studenti dimostrano di non avere le idee chiare.

Le convinzioni degli studenti

Quasi 1 studente su 4, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possono tenere con sé in postazione. Una convinzione errata: i telefoni cellulari vanno consegnati al banco della commissione (come confermato dal 77% degli intervistati). Il 18% è a conoscenza dell’obbligo di tenerli spenti, ma il  5% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di essere esclusi dall’esame. Dubbi anche sull’utilizzo dello smartwatch. Uno studente su cinque pensa che, se non è connesso a Internet, si possa tenere al polso durante le prove scritte. Anche questa è una credenza erronea, perché il suo uso è bandito tanto quanto quello del telefonino.

Gli esami di maturità al via domani in Italia – Ricercaitaliana.it – Ansa FotoEsistono poi anche i casi opposti. Molti studenti temono di subire controlli ancora più rigorosi di quelli a cui realmente andranno incontro. Una persona su sei pensa che  la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando durante gli esami; cosa assolutamente non corrispondente al vero. E addirittura il 38% ritiene che, durante le prove, i membri della commissione possano perquisire gli studenti, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che la commissione d’esame ha il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.

C’è poi il grande, annoso, tema delle tracce d’esame, da sempre una delle problematiche più grandi per tutti gli studenti. Il tema di italiano (la prima prova) rappresenta sempre lo scoglio più grande con cui misurarsi e ancora oggi porta molti futuri maturandi a cercare di capire in anticipo le tracce. Ma se qualche anno fa si cercavano nei modi più bizzarri contatti con il Ministero dell’Istruzione o con fantasiose conoscenze all’estero (soprattutto in Australia), oggi è il web a spadroneggiare come principale alleato per conoscere in anticipo i temi. Ma anche in questo caso la stragrande maggioranza delle informazioni che si percepiscono, risultano sballate. Il 16% degli studenti che si apprestano a misurarsi con l’esame infatti, crede che gli argomenti vengano diffusi prima e che si possano trovare sul web. Il 4% è convinto che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre 1 su 3 pensa che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, nell’immediata vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.

I numeri della maturità 2023

Al netto di speranze, illusioni e false aspettative, l’ esame di Stato che sta per partire si svolgerà con classi più vuote rispetto al passato.  Tra interni e privatisti saranno infatti 536.008 i candidati che da mercoledì 21 giugno affronteranno la prima prova della maturità 2023, tornata alle regole precedenti il periodo pandemico. Per la precisione sono 3.670 candidati in meno di quelli della maturità 2022, quando si erano presentati all’esame in 539.678. La Regione dove si presenteranno più candidati è la Campania con 82.742 maturandi: quasi un candidato su sette dei 536mila registrati dal Ministero. Seguono la Lombardia con quasi 75.988 candidati, il Lazio 52.391.

 

Gestione cookie