Titan, il batiscafo “disperso” nell’Oceano: corsa contro il tempo per le ricerche

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By Angelo Bianco

Curiosità

Un batiscafo usato per portare i turisti a visitare il relitto del Titanic, è “disperso” nelle acque dell’Atlantico del Nord. 

Le ricerche proseguono senza sosta, perché le riserve di ossigeno assicurano un’autonomia compresa tra le 70 e le 96 ore. A bordo ci sono cinque persone. La notizia ha fatto il giro del mondo dopo circa sette ore dall’ultimo rilevamento e dopo un’ora e 45 dopo l’avvio della discesa del sottomarino turistico.

Titan, il batiscafo "disperso" nell'Oceano: corsa contro il tempo per le ricerche
Titan, il batiscafo “disperso” nell’Oceano: corsa contro il tempo per le ricerche (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

L’allarme è stato diffuso dalla Guardia Costiera di Boston, che in queste ore ha avviato una corsa contro il tempo per trovare il batiscafo, che si chiama Titan ed è stato lanciato venerdì.

Misel Joe, capo del gruppo che possiede la nave madre Polar Prince, ha dichiarato alla CBC che gli Usa hanno trasportato un altro sottomarino per partecipare alle operazioni di salvataggio.

Le autorità canadesi hanno inviato nell’area, situata a circa 380 miglia nautiche (cioè 700) a Sud di St. John’s, e un aereo di pattugliamento marittimo.

OceanGate Expeditions, proprietaria del sottomarino, ha dichiarato di star facendo “ogni passo possibile” per salvare i cinque membri dell’equipaggio. “Siamo profondamente grati per l’assistenza urgente ed estesa che stiamo ricevendo da più agenzia governative e compagnie di acque profonde, mentre cerchiamo di ristabilire il contatto con il sommergibile”, si legge nella dichiarazione.

Inizialmente non era chiaro se e quante persone ci fossero a bordo del sommergibile privato. Le notizie sono venute fuori man manco. Tra gli ospiti a bordo ci sarebbe l’ex pilota aeronautico britannico Hamish Harding, esploratore e titolare della piccola società Action Aviation con base negli Emirati, già noto come turista spaziale e pilota nel 2022 del quinto volo della navetta Blue Origin di Jeff Bezos.

La compagnia afferma che “da tempo non siamo in grado di stabilire comunicazioni con uno dei nostri mezzi di esplorazione sommergibili che attualmente visitando il sito del relitto del Titanic. La nostra intera attenzione è rivolta al benessere dell’equipaggio e viene fatto ogni passo possibile per riportare i cinque membri di esso in sicurezza”. 

Come funziona la visita al Titanic

Il Titan è capace di scendere a ben 4mila metri sotto il livello del mare ed ha una capienza concepita per 5 passeggeri. Il biglietto per calarsi negli abissi per oltre una settimana costa 250mila dollari.

Per salire a bordo del batiscafo bisogna firmare una liberatoria. Lo racconta il giornalista David Pogue che si è immerso la scorsa estate per Cbs News, su invito della compagna stessa: “Avrei trascorso circa 12 ore sigillato all’interno. Non mentirò: ero un po’ nervoso, soprattutto a causa delle scartoffie da firmare, che dicevano: “Questa nave sperimentale con è stata approvata o certificata da nessun organismo di regolamentazione e potrebbe provocare lesioni fisiche, traumi emotivi o morte”. 

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