“Tutti morti” a bordo del Titan: il sommergibile è imploso

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By Angelo Bianco

Curiosità

Crediamo che l’equipaggio del nostro sommergibile sia morto”. La notizia è un fulmine a ciel sereno ed arriva dalla società US Ocean Gate. 

In una nota conferma la morte delle cinque persone a bordo del sommergibile disperso da domenica durante una visita al relitto del Titanic nell’Atlantico del Nord.

"Tutti morti" a bordo del Titan: il sommergibile è imploso
“Tutti morti” a bordo del Titan: il sommergibile è imploso (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

David Mearns, esperto di immersioni e amico dei passeggeri a bordo del Tita, ha dichiarato alla Bbc che sono state recuperate parti del sommergibile tra i detriti trovati vicino al Titanic. L’informazione proviene dal presidente dell’Explorers Club, legato alla comunità di sommozzatori e soccorritori. Tra i detriti, ha aggiunto Mearns, ci sarebbero “un telaio di atterraggio e una copertura posteriore del sommergibile”.

La tragica notizia era attesa da ieri, cioè da quando si calcolava che l’ossigeno fosse terminato e non bastasse più. La Guardia Costiera l’ha confermata: “Questa mattina un ROV ha scoperto la coda del Titan e successivamente altri rottami”. 

Le ipotesi al vaglio

L’implosione potrebbe essere avvenuta vicino al Titanic, dov’era diretto il sommergibile. Il rottame della cosa del Titan, secondo i militari del mare USA, “conferma una catastrofica perdita di pressione”. Il contrammiraglio John Mauger del primo distretto della Guardia costiera, fa “le nostre più sentite condoglianze ai cari dell’equipaggio”. 

Ci saranno poi indagini per capire esattamente quando sia avvenuta l’implosione. Ci sono dubbi anche sulle otto ore intercorse tra il momento in cui si è persa la comunicazione del Titan con la superficie e il momento in cui la nave di supporto canadese, Polar Prince, ha denunciato la scomparsa alla Guardia costiera Usa.

A spiegare il ritardo dovrà essere la società proprietaria del sommergibile, l’OceanGate Expedition. “Tutti i protocolli sono stati seguiti per la missione”, ha dichiarato Sean Leet, capo della società comproprietario della nave di supporto del Titan. Ma secondo gli esperti, le otto ore perse danno luogo a molte domande.

L’implosione del Titan potrebbe essere stata “istantanea”, come ha dichiarato Guillermo Soehnlein, co-fondatore della società insieme con il pilota del Titan Stockton Rush. “Quello che so è che indipendentemente dal sottomarino, quando si opera in profondità, la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che se si verifica un guasto di verificherebbe un’implosione istantanea. Se è quello che è successo, sarebbe successo quattro giorni fa”.

So che il protocollo per le comunicazioni perse prevede che il pilota faccia emergere il sottomarino. Fin dall’inizio ho sempre pensato che fosse probabilmente quello che avrebbe fatto Stockton”, ha spiegato Soehnlein. “Dobbiamo imparare da ciò che sta accadendo, scoprire cosa è successo, prendere quelle lezioni e portarle avanti”. 

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