Famiglia travolta da un’auto: si fa strada l’ipotesi di un investimento involontario

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By Angelo Bianco

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Angelika Hutter viaggiava ad almeno 70 chilometri orari in un punto in cui il limite ì 50, quando ha ucciso tre persone con la propria auto. 

A conferma c’è un video acquisito dai carabinieri di Belluno, girato dalle telecamere di videosorveglianza di un’autofficina, che mostra l’Audi A3 nera che la donna aveva noleggiato durante la vacanza in Italia, sfrecciare in un tratto rettilineo alcuni secondi prima dell’impatto.

Framiglia travolta da un'auto: si fa strada l'ipotesi di un investimento involontario
Famiglia travolta da un’auto: si fa strada l’ipotesi di un investimento involontario (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

L’ipotesi dell’atto deliberato

I militari dell’Arma hanno raccolto la testimonianza di una persona che ha visto la donna litigare con qualcuno, salire in auto e ripartire sgommando pochi attimi prima della tragedia. Per questa ragione gli investigatori non escludono che l’atto di investire la famiglia di Favaro Veneto possa essere stato deliberato, frutto di una rabbia incontrollata.

A sostegno di questa tesi ci sarebbe il fatto che sul luogo dell’incidente non ci siano segni di frenata, e che in quel punto la strada è rettilinea. Inoltre i carabinieri, che oggi sono tornati sul luogo dell’impatto, non hanno accertato segni di sbandata prima del punto dell’impatto.

Angelica Hutter, 31 anni, tedesca, potrebbe essere sentita dal giudice per le indagini preliminari lunedì, per l’interrogatorio di garanzia.

La giovane donna è accusata di aver ucciso, mentre passeggiavano sul marciapiede, Mariagrazia Zuin, 64 anni, suo genero Marco Antoniello, 48 e il nipote Mattia di 2 anni, morto in ospedale. Con loro c’era anche la moglie di Marco Antoniello, Elena Potente, 40 anni, che ha riportato ferite non gravi.

Il lutto cittadino

A Santo Stefano di Cadore è stato proclamato il lutto cittadino lunedì e sono state annullate tutte le feste e sagre locali.

Zaia: “Chiediamo che ci sia verità”

È una tragedia non solo di una famiglia ma di tutta la comunità: ci stringiamo attorno a quella famiglia letteralmente decimata e dall’altro lato chiediamo che ci sia la verità”, ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Dalle notizie che abbiamo alcune sono assolutamente inquietanti e quindi confidiamo nelle magistratura perché sia chiarita la dinamica e si capisca fino in fondo quale sia stata la motivazione, ovvero la responsabilità di questo incidente”. 

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