Il mondo del calcio piange Luisito Suarez: il lutto di Inter e Sampdoria

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By Paolo Colantoni

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Un Europeo, due Mondiali, un pallone d’oro: Suarez è stato uno dei giocatori più forti e completi del panorama internazionale. In Italia ha giocato con Inter e Sampdoria

Il mondo del calcio è in lutto: è morto al’età di 88 anni Luisito Suarez. La notizia è stata comunicata dal sito ufficiale dell’Inter, società nella quale Suarez ha lasciato il segno, giocando diversi anni e segnando gol a raffica. “Il calciatore perfetto che, con il suo talento, ha ispirato generazioni. Ciao, Luisito”, ha scritto il club nerazzurro in una nota ufficiale. Nato a La Coruna nel 1935, Suarez vestì la maglia nerazzurra dal 1961 al 1970, contribuì a rendere “Grande” l’Inter del Mago Helenio Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 vinse il Pallone d’Oro.

Suarez con la maglia dell’Inter a metà degli anni 1960 – Ansa Foto – Ricercaitaliana.it

Suarez ha fatto grande la nazionale spagnola (collezionando 32 presenze e segnando 14 gol) ed ha vinto un Europeo (in Spagna nel 1964) e due Mondiali (1962 e 1966). In quegli anni è stato considerato uno dei giocatori più forti del panorama calcistico internazionale, tanto da portare a casa un pallone d’oro (nel 1960). Suarez è stato protagonista di un piccolo, ma significativo record personale: è stato il primo e unico spagnolo ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento messo in palio da France Football (fatta eccezione per l’oriundo Alfredo Di Stefano). Dopo il ritiro dall’attività  agonistica, intraprese la strada di allenatore guidando nel 1973-74 il settore giovanile del Genoa: l’anno seguente rimpiazzò Masiero (suo compagno di squadra in nerazzurro dal 1961 al 1963) proprio sulla panchina dell’Inter, chiudendo tuttavia il campionato 1974-75 con un deludente nono posto.

Ha allenato anche la Nazionale Under 21 Spagnola, portando a casa l’Europeo di Categoria e sconfiggendo in finale (ai calci di rigore) l’Italia di Vicini. Nel 1990 era alla guida della Nazionale Spagnola, che portò agli ottavi di finale nell’edizione dei Mondiali del 1990 (disputati in Italia). Le Furie Rosse vennero eliminate dalla Jugoslavia. Il suo nome resterà per sempre legato a quello dell’Inter: “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. ‘Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez’. Ciao Luisito”. Nel 1992 tornò nuovamente a guidare il club, dopo l’esonero di Corrado Orrico, mentre nel 1995 (mentre era all’interno della società con un ruolo dirigenziale, fortemente voluto da Massimo Moratti), sedette sulla panchina dopo l’addio di Ottavio Bianchi e prima dell’arrivo di Roy Hodgson.

Suarez, il ricordo di Moratti

“Oltre ad essere stato dirigente della mia Inter, Suarez è stato il più grande campione dell’Inter fino a quel momento. Ci ha fatto fare il salto di qualità, ci ha fatto vincere campionati, coppe europee ed intercontinentali. Era completo, eccezionale, con doti fuori dal normale, un passaggio al volo da cinquanta metri che non ho visto mai più fare a nessuno”, le parole di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter.Oltre ad essere stato un co-capitano eccezionale, era un uomo responsabile, serissimo. Come dirigente, è stato un ottimo dirigente – prosegue l’ex patron nerazzurro – ha fatto anche l’allenatore con me, è stato un amico alla fine della sua carriera. Ha svolto tutti i compiti”. “Sapevo che non stava bene, era ricoverato al Niguarda, ultimamente era peggiorato. Aveva perso la moglie due anni fa, era rimasto solo. E’ peggiorato negli ultimi giorni. Ora c’è solo da spiegare che è sempre stata una persona che ha fatto il bene dell’Inter. A me rimane in mente questo di Luisito”, conclude Moratti.

La Samp ricorda Suarez e Vialli

Suarez con la maglia dell’Inter a metà degli anni 1970 – Ansa Foto – Ricercaitaliana.it

In lutto anche la Sampdoria, squadra nella quale ha chiuso la sua carriera da calciatore, giocando tre campionati, dal 1970 al 1973. Il club doriano ha unito il ricordo di Luca Vialli (che oggi avrebbe compiuto gli anni”, a quello di Suarez.Auguri fin lassù, Luca”, ha scritto il club. Appresa infine la scomparsa di Suarez all’età di 88 anni, il secondo post di giornata per ricordare il grande Luisito, che concluse la sua gloriosa carriera proprio in blucerchiato nel 1973: “Ciao Luisito”

 

 

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