Palamara sulla battaglia Magistratura-Politica: “Basta guerre”

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By Paolo Colantoni

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L’ex magistrato sul botta e risposta tra Palazzo Chigi e la Magistratura : “Giustizia ad orologeria? Frase fatta, ma che trae spunto da situazioni veritiere”

Deve essere chiaro: un conto è il merito delle vicende, un conto è ciò che è oggetto di strumentalizzazione politica. E’ compito dei giudici  analizzare i fatti. Il tema che io invece ho posto da tempo  è che in questa fase, che in realtà va avanti da almeno 30 anni, la magistratura viene usata per vicende politiche. E in questo senso i casi Delmastro e Santanchè sono esplicativi. Pensiamo ad esempio alle parole della segretaria dem Elly Schlein, può capitare che all’interno di un processo penale non venga notificata all’indagato la notizia della proroga dell’atto”.

L’ex magistrato Palamara sui casi che hanno coinvolto Governo e Magistratura – Ricercaitaliana.it

Queste le parole di Luca Palamara, rilasciate ai microfoni di Notizie.com. L’ex magistrato ha commentato le ultime vicende che hanno visto protagonisti i membri del Governo e la magistratura. Attacchi duri e una serie di botte e risposte senza fine. Fonti di Palazzo Chigi hanno accusato gli organi della Magistratura di fare politica, dalla parte delle opposizioni. Il riferimento era  all’informativa in Senato della ministra Santanchè e all’ imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Secca la replica del Presidente dell’Anm Santalucia. Dal governo e’ arrivata “un’accusa pesantissima e gravissima che colpisce al cuore la magistratura. Un attacco ancora piu’ insidioso perche’ lasciato a fonti anonime di Chigi. Una forma di delegittimazione e invece dal ministro mi sarei aspettato un’indagine immediata o un intervento per eliminare un clima di sospetti”.

Secondo Palamara,la battaglia è politica e non bisogna usare la magistratura per le contese politiche. La mia sensazione – spiega – è che ciò accada quando si è di fronte ad un’opposizione debole’‘. La magistratura viene chiamata in causa manon sposterei il problema solo sulla magistratura che viene usata per altri fini. E comunque la difesa corporativa arriva sempre dagli stessi nomi. In larga parte le dico che la magistratura non ha alcuna voglia di essere trascinata su questi terreni”. Sulle ragioni di una presunta difesa debole delle toghe, Palamara è molto chiaro: “Ci sarebbe bisogno di una magistratura maggiormente attrezzata… Fa sentire poco la sua ‘voce’ perché vuole legittimarsi attraverso le sentenze, nel lavoro svolto nelle aule dei tribunali. Ci vuole una presa di coraggio ulteriore, con una politica che sia in grado di decidere i reali problemi venuti fuori negli anni”.

Palamara spiega la posizione del Ministro Santanchè, che ha dichiarato di non  essere a conoscenza di essere indagata: “La dichiarazione della ministra Santanchè è tecnicamente corretta… a meno che non si faccia ricorso a determinate procedure da parte degli avvocati che in questo caso difendono la titolare del dicastero al  Turismo.  Ma qui entriamo  in tecnicismi troppo specifici. Insomma la battaglia è politica e non bisogna usare la magistratura per le contese politiche. La mia sensazione è che ciò accada quando si è di fronte ad un’opposizione debole”.

“Giustizia ad orologeria? Frase fatta, ma…”

L’ex magistrato Luca Palamara – Ricercaitaliana.it

L’ex magistrato fa un esempio: “La legge Cartabia doveva risolvere il rapporto dentro il Csm e invece non lo ha fatto, non ci è riuscita!”. Invocare una giustizia a orologeria, infine, è ”sì una frase fatta, ma che trae spunto da situazione realmente accadute. Restiamo al presente e torniamo sulle vicende dalle quali abbiamo iniziato questa intervista, ultima in ordine di tempo quella che coinvolgerebbe il figlio del presidente del Senato. Ecco qua che si mettono insieme fatti e situazioni che sono funzionali a creare il caso politico… Se questo è il ragionamento che viene seguito, occorre chiedersi quale sia il metro comune. Ristabiliamo luoghi, ruoli, posizioni”, conclude l’ex magistrato

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