Oggi è prevista l’udienza di convalida per Angelika Hutter, la 32enne tedesca che è stata arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio stradale plurimo per aver investito e ucciso tre componenti della stessa famiglia.
La tragedia è avvenuta il 6 luglio a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. La donna, che si trova in Italia in vacanza, ha investito con un’Audi A3 presa a noleggio Marco Antonello, 48 anni, il figlio Mattia di quasi 2 anni e la nonna materna Mariagrazia Zuin, di 65 anni. Rimasta ferita non gravemente anche la moglie di Antonello.
Le indagini
I carabinieri del reparto operativo di Belluno stanno andando avanti con le indagini alla ricerca di altri testimoni e di altri filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Poco prima dello schianto, in zona c’era stato un funerale. Gli inquirenti sono già in possesso di un filmato girato dalle telecamere di un’autofficina, che mostrerebbero l’auto sfrecciare oltre i 70 chilometri orari in una strada dove il limite è di 50 chilometri orari. Angelika Hutter è piombata sul marciapiede su un tratto di strada rettilineo, investendo le tre vittime, per poi terminare la folle corsa contro un palo dell’illuminazione.
Sulla strada non sarebbero stati trovati segni di franata. Per questa ragione gli inquirenti credono che possa essersi trattato di un gesto volontario scaturito dalla rabbia per un litigio che secondo un testimone sarebbe avvenuto poco prima. Oppure a una distrazione.
La Procura non azzarda alcun commento, ma gli investigatori effettueranno anche una perizia sul cellulare di Angelika Hutter, per verificare se mentre guidava stava telefonando o stesse inviando un messaggio.
Cosa si sa di Angelika Hutter
La 32enne è reclusa nel carcere femminile della Giudecca, e secondo gli inquirenti è una persona “strana”. Di lei si sa che è tedesca, che probabilmente viveva in auto e che è arrivata in Italia in vacanza. Parla solo inglese e tedesco, e non si sa ancora quali siano stati i suoi spostamenti in Italia prima di arrivare nel Bellunese.
Hutter sarebbe una persona litigiosa. Sui suoi social nei mesi scorsi si è scagliata contro le banche tedesche, contro i corrieri, prima era fidanzata con un portalettere. La turista vive in Baviera, ma ha origini romene. Ha lasciato la casa dei genitori a ottobre, facendoli preoccupare. Per tutto questo tempo ha vissuto “alla giornata”. Su Instagram ha scritto di essere un’artista e avrebbe cercato attraverso il suo sito internet di vendere le sue opere, disegni ad acquerello, biglietti di matrimonio e mobili decorati a mano.
Pochi giorni prima dell’omicidio stradale era stata denunciata dalla Questura di Bolzano perché trovata in possesso di oggetti atti ad offendere. Gli agenti, chiamati da un negozio di elettronica in un centro commerciale perché Angelika Hutter aveva litigato con un commesso, avevano trovato un martello nel suo zaino.
L’avvocato d’ufficio della 32anni, Giuseppe Triolo, ha raccontato che in carcere la sua assistita continua a ripetere: “Sono in un baratro”, in tedesco. Non ricorderebbe nulla dell’incidente. Hutter è risultata negativa a sostanze alcoliche o stupefacenti.