Social, conferenze e interviste: come cambia il giornalismo di oggi?

Foto dell'autore

By Paolo Colantoni

News

Viaggio nel mondo della comunicazione, attraverso il rapporto tra cronisti e uffici stampa e le nuove frontiere della comunicazione. Ecco le differenze con il passato

Come nascono le notizie che leggiamo sui quotidiani e sui principali portali di informazione? Che ruolo svolgono gli addetti della comunicazione e i vari uffici stampa? Che tipo di informazione arriva nelle nostre case. Il report presentato da Mediaddress, in collaborazione con L’Eco della Stampa, pone al centro il valore della filiera della notizia. “Giornalisti e uffici stampa: una relazione complicata”, è il primo report che indaga il rapporto tra giornalisti e uffici stampa non solo in Italia, ma anche all’estero. Dopo l’analisi del fenomeno italiano infatti, saranno prese in esame la Francia e la Spagna.

Ecco come cambia il mondo dell’informazione oggi – Ricercaitaliana.it –

Lo scopo di questa ricerca – afferma Osvaldo Mazza, Fondatore di Mediaddress – è scoprire come i giornalisti recepiscano le attività di comunicazione degli uffici stampa, cercando così di comprendere cosa funzioni e cosa no, nell’ottica di permettere agli Uffici Stampa di trovare nuove soluzioni che rendano la comunicazione reciproca più efficace. Per questo siamo al lavoro per fare di Windpress il più grande e moderno aggregatore di comunicati stampa e informazioni per i giornalisti”. In Italia il sondaggio è stato condotto su un campione selezionato di giornalisti, scelti tra i più di 30.000 presenti nel database di Mediaddress. Le interviste si sono svolte nel mese di aprile 2023 e hanno coinvolto oltre 400 giornalisti, con un totale di oltre 15.000 risposte raccolte ed esaminate.

“L’interesse da parte dei giornalisti a partecipare alla survey testimonia la necessità di uno studio continuativo volto ad indagare una relazione così complessa, strategica e in costante divenire come è quella tra chi comunica per conto dei brand e chi poi scrive le notizie – dichiara Pietro Biglia, Marketing Manager de L’Eco della Stampa. In questo L’Eco della Stampa è lieta di affiancare Mediaddress in progetti che aiutino i due mondi ad incontrarsi sempre di più, capirsi e valorizzarsi a vicenda”.

I comunicati stampa rappresentano ancora oggi un elemento fondamentale per i giornalisti nello svolgimento del loro lavoro: secondo l’89,6% degli intervistati concordano sul fatto che questo genere di informazioni vengono ritenute dai giornalisti essenziali per la costruzione di articoli, servizi e approfondimenti. Tuttavia, è altrettanto evidente che la quantità e la qualità di tali comunicati sono un punto critico: il 90% dei giornalisti intervistati dichiara di ricevere oltre 10 comunicati stampa al giorno, ma in media 4 su 5 non corrispondono agli argomenti trattati e quindi finiscono nel cestino. Oltre alla qualità del testo, emerge un punto di attenzione legato alla completezza del Comunicato stesso che è ritenuto completamente esaustivo solo dal 6,3% degli intervistati. Da un lato quindi i giornalisti chiedono di ricevere meno comunicazioni, ma molto più mirate e chiare. Dall’altro lato, gli Uffici Stampa e le Agenzie di Comunicazione devono utilizzare modalità che non risultino invasive: il 95% degli intervistati dice chiaramente che preferisce ricevere i comunicati solo via E-Mail, e che altre forme di interazione, come ad esempio i messaggi privati sul cellulare, risultano fastidiosi, e lo stesso vale per il contatto attraverso i Social Media.

Addio alle conferenze stampa

Le conferenze stampa, un metodo ormai quasi superato di comunicare – Ricercaitaliana.it

I giornalisti apprezzano il fatto che i comunicati siano corredati da materiale fotografico (89,9%) e che i contatti dei referenti siano facilmente accessibili per instaurare un canale diretto e recepire tutte le informazioni necessarie al lavoro (65,2%). Un altro elemento di attenzione riguarda la conferma dell’interesse verso lo strumento delle Conferenze Stampa. Il post Covid non ha scalfito l’importanza di questo canale di comunicazione per la maggior parte dei giornalisti interpellati. Nove giornalisti su dieci dichiarano di frequentare regolarmente le conferenze stampa, considerate un’occasione estremamente utile per incontrarsi e fare networking. In estrema sintesi, emerge il forte interesse da parte dei giornalisti verso strumenti che siano in grado di ottimizzare i tempi di lavoro e migliorare la qualità delle informazioni.

La nuova frontiera: le dichiarazioni via social

Grande sviluppo anche alla comunicazione via social, che ha ormai preso il posto in modo stabile, delle vecchie interviste. Politici, sportivi, attori e personaggi del mondo dello spettacolo, preferiscono ormai comunicare attraverso i propri social personali. Un modo più semplice e diretto di lasciare il proprio pensiero su ogni argomento trattato. Un modo ancora più veloce per i cronisti, che riescono ad avere dichiarazioni e prese di posizione della stragrande maggioranza dei protagonisti dei propri articoli. Affidarsi però semplicemente ai tweet dei diretti interessati può diventare un’arma controproducente. Se è vero che trovare dichiarazioni è infinitamente più facile, è altresì vero che diventa impossibile incalzare qualcuno con domande scomode o piccanti.

Gestione cookie