Un mese senza Kata, lo sfogo della mamma: “Siamo stati abbandonati”

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By Paolo Colantoni

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Il 10 giugno scorso la piccola Kata scomparve da Firenze. Katherine Alvarez, la mamma della bambina, dichiara: “E’ ancora viva, lo sento”

E’ passato ormai un mese dalla scomparsa della piccola Kata, la bambina di 5 anni che viveva con la sua famiglia nell’ex Hotel Astor a Firenze, uno stabile occupato. Sul destino della piccola si sono diffuse le indiscrezioni più clamorose: ma di notizie concrete, al di la di qualche fantasiosa tesi o di segnalazioni che non hanno portato a nulla di concreto, non ce ne sono state. Il 10 giugno scorso Kata è stata vista per l’ultima volta nella struttura che la ospitava. In un video delle telecamere di sorveglianza si vedeva entrare nell’albergo: poi il nulla. Kata è ancora viva, lo sento”, ha dichiarato la mamma ad un mese dalla sua scomparsa.

La mamma della piccola Kata ad un mese dalla sua scomparsa. Accuse e preghiere – Ricercaitaliana.it

Katherine Alvarez è apparsa in telegiornali, speciali, rotocalchi di approfondimento: in questo mese ha cercato con forza la figlia, provando a sensibilizzare tutti sulla sua sorte. Oggi, in una lunga intervista rilasciata a Il Messaggero, accusa gli inquirenti di aver perso troppo tempo nei primi giorni e si dice convinta che la figlia sia ancora viva. Chiedendo che la sua foto venga diffusa anche fuori dall’Italia. “Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità – dice –. Non so dove possa essere. Non saprei nemmeno dove cominciare a cercarla. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia. Ci sembra di essere stati abbandonati, avvertiamo l’indifferenza dell’Italia. Ho l’impressione che non si stia facendo abbastanza per ritrovarla e che nei primi giorni si sia perso tempo prezioso a cercarla inutilmente nell’hotel“.

Kataleya Chicllo Alvarez è sparita nel nulla dal 10 giugno scorso. L’ultimo video, la ritrae intorno alle 15 del giorno della sua scomparsa, mentre fa il suo ingresso nell’ex Hotel Astor, una struttura occupata abusivamente da peruviani, ecuadoriani e romeni. Proprio all’interno delle guerre sul racket della struttura, si sono incentrate le indagini degli inquirenti. In Procura sono stati ascoltati esponenti dei gruppi che gestivano il controllo dell’Astor, prima dello sgombro dei residenti. La mamma della piccola dichiara di aver fatto girare la foto di sua figlia attraverso il passaparola, facendola arrivare anche ad amiche e conoscenti che vivevano in altri Paesi. Motivo per il quale chiede che da parte delle istituzioni italiane venga migliorata la collaborazione, attraverso una diffusione più ampia di queste foto.

Le immagini riprese dalle telecamere che mostrano gli ultimi istanti di Kata prima della sparizione – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto

Una delle ipotesi è che la piccola sia stata caricata  sui furgoni che il sabato partivano nei pressi dell’Astor per la Romania:Non lo so. Ci sta che, se finora non l’hanno trovata qui, possa essere stata portata in un altro Paese. Devo pensare a tutto“, ha continuato. “Sento una grandissima indifferenza da parte di tutti. Non so se dipenda dal fatto che siamo stranieri. Nessuno si è avvicinato a me, nessuno di importante, nemmeno il sindaco. Ho solo l’aiuto del mio avvocato. Mi sono rivolta direttamente alla Meloni. Chiedo solo un sostegno per cercare mia figlia”. Poi, sull’ipotesi che qualcuno dell’ex hotel sappia ma non parli: “Può essere che abbiano paura, che siano minacciati o coinvolti. Nessuno parla, nessuno ha visto. Ma era di giorno, non di notte. Come mai? E poi non capisco perché proprio mia figlia. Non conoscevo quasi nessuno lì dentro, né ho mai avuto grandi litigi”.

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