Le stragi degli innocenti: troppi bambini vittime di incidenti ed errori

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By Paolo Colantoni

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Dal bimbo di un anno di Voghera ucciso dalla madre ai due bimbi annegati (a Vicenza e Parma) sotto gli occhi dei genitori. Fino al piccolo colpito da un proiettile partito accidentalmente dalla pistola del nonno. Sono troppi i casi di cronaca che coinvolgono i bambini 

Una tragedia dopo l’altra. Una serie di incidenti che hanno coinvolto bambini e portato a conseguenze tragiche. Nel giro di 24 ore un bimbo di due anni è morto vicino Vicenza, annegato in una piscina, mentre i genitori erano all’interno della loro abitazione. Mentre un bambino di un anno è stato colpito da un colpo di pistola partito accidentalmente dalla pistola del nonno. 24 ore prima invece si era consumata un’altra tragedia: ancora più terribile. Una madre ha strangolato il figlio di un anno ed ha poi chiamato la polizia, autodenunciandosi.

Il bimbo di diciotto mesi colpito all’addome è ricoverato all’ospedale Santobono – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto

Tre stragi incredibili: tre vicende di cronaca che hanno sconvolto il week end degli italiani. A Cavazzale, in provincia di Vicenza, la distrazione dei genitori (che non si sono accorti che il figlio di due anni camminava pericolosamente ai bordi della piscina, installata nel cortile di casa, ha provocato la morte del piccolo. La piscina (non una gonfiabile, ma una struttura che ricorda quelle olimpioniche) era stata da poco riempita: doveva rappresentare un momento di refrigerio per la famiglia in un pomeriggio caldissimo. Ma il figlio, mentre i genitori erano all’interno di casa, è caduto ed in pochi secondi è annegato. Quando il papà e la mamma se ne sono accorti, era ormai troppo tardi. La tragedia ha ricordato quanto accaduto 48 ore prima a Novi di Modena. Anche qui, un piccolo di 2 anni, è deceduto per annegamento nella piccola piscina che i genitori avevano montano davanti a casa per festeggiare il compleanno della sua sorellina. Non una piscina ma una vasca per l’irrigazione è stata invece teatro di un’altra tragedia lo scorso martedì, in Puglia, nelle campagne nel foggiano, dove due fratellini di sei e sette anni sono annegati. Si erano allontanati dalla loro casa poco distante dove i genitori, il padre bracciante agricolo, stavano riposando insieme ad altri due figli piccoli.

Il piccolo ferito dalla pistola del nonno

E’ andata leggermente meglio ad un bimbo di diciotto mesi di Pomigliano D’Arco, colpito da un colpo di pistola sparato accidentalmente dal nonno, che stava pulendo l’arma. . Il bimbo è ora ricoverato in gravi condizioni, il nonno è stato denunciato per lesioni colpose aggravate e gli è stato sequestrato l’arsenale – undici pistole e sei fucili – che deteneva regolarmente in casa. L’uomo è un istruttore di tiro. Gli investigatori non hanno dubitato dell’accidentalità dell’episodio, che apparirebbe anche confermata dai rilievi tecnici. Alla fine delle prime indagini il magistrato di turno della procura di Nola ha disposto il sequestro delle armi detenute nell’abitazione e la denuncia dell’istruttore di tiro per lesioni colpose aggravate.

“Ho ucciso mio figlio”

La tragedia di Voghera_ una madre ha strangolato il figlio di un anno – Ricercaitaliana.it

A Voghera invece una mamma, Elisa, ha ucciso il figlio di un anno, strangolandolo. E’ stata lei a chiamare i Carabinieri: “Venite, ho ucciso mio figlio”. La donna, secondo il racconto del padre, viveva una forte depressione. “Mia figlia aveva paura a stare a casa da sola, non riusciva più a guidare l’auto, faceva fatica a dormire. Eravamo andati da un dottore, era in cura”. “Mia figlia non doveva restare da sola, se solo mi avessero avvisato – ribadisce – sarei andato io a casa sua”. Elisa, infatti, da sola non rimaneva mai e con lei si alternavano soprattutto il marito, che ieri mattina era uscito per lavoro, e la nonna “Mio genero è andato a lavorare – spiega ancora Roveda -. Era molto attento a non lasciare mai la moglie da sola, me lo diceva lui stesso, quando lo vedevo alla sera passare in piazza Meardi, mentre io ero al bar, di rientro dal lavoro. Ma sarebbe arrivata la mia ex moglie, la nonna del bambino, nel giro di poco tempo. È stata lei a dare l’allarme”

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