Il Cdm dà il via libera al decreto per la tutela dei lavoratori dall’emergenza climatica

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By Angelo Bianco

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Il Cdm dà il via libera al decreto legge per la tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. 

Il provvedimento prevede la cassa integrazione per i settori dell’edilizia e dell’agricoltura, che sono considerati i più a rischio. In caso di eventi non evitabili, permette di chiedere la cig ad ore per queste tipologie di lavoratori, escludendola dal conteggio previsto.

Il Cdm dà il via libero al decreto per la tutela dei lavoratori dall'emergenza climatica
Il Cdm dà il via libera al decreto per la tutela dei lavoratori dall’emergenza climatica (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

La priorità di oggi, come spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani, erano “l’emergenza maltempo e gli incendi e le temperature altissime”, ma anche “l’intervento a tutela dei lavoratori”. “Abbiamo varato una misura chiesta dal mondo del lavoro, siamo intervenuti prontamente per dare risposte”. 

Con questo provvedimento diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate”, ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “La previsione  contenuta nel decreto di favorire intese con le parti sociali ci consentirà di intervenire ulteriormente, anche recependo le intese attraverso decreti, per definire modalità organizzative ,misure di prevenzione e di sorveglianza sanitaria in modo da aumentare i livelli di sicurezza in presenza di temperature elevate, come abbiamo iniziato a fare con il protocollo che il ministero della Salute ha elaborato nei giorni scorsi che fornisce indicazioni sui i turni di lavoro, la gestione delle pause, l’abbigliamento adatto, la costante idratazione e quanto può essere utile a garantire più elevati livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

10 milioni di euro per rimborsare i biglietti ai turisti

La ministra del Turismo Daniela Santanché ha presentato una proposta per i turisti che si sono trovati in Sicilia da quando l’aeroporto di Catania è stato chiuso fino a che non terminerà l’emergenza. Prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro “per il rimborso del biglietto aereo e delle spese alberghiere per chi non si trovasse privo di ogni copertura il provvedimento decorre dal giorno in cui l’aeroporto di Catania è stato chiuso. Sarà  istituito un ufficio cui inoltrare le richieste”.

Musumeci: “Ci sono sempre meno canadair”

Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci invece, ha posto l’attenzione sul fatto che ci sono pochi canadair: “Ci sono sempre meno Canadair in giro proprio per la limitata produzione. L’Italia si è candidata ad acquistarne alcuni ma dovrà aspettare ancora 4-5 anni: a fronte di questa paradossale situazione che abbiamo scoperto al momento del nostro insediamento si sta lavorando per trovare una soluzione alternativa assieme ad altri Stati membri perché il problema non è solo italiano. È assurdo che l’Ue non abbia una flotta di velivoli antincendio degna di questo nome. Anche in Italia speriamo di poter trovare una o più aziende in condizioni produrre velivoli leggeri che possano accumulare acqua da laghetti o dalla superficie del mare come avviene ancora oggi”. 

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