“Giornalisti, parlate della cause del cambiamento climatico e delle sue soluzioni. Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore”.
È l’appello che 100 scienziati e studiosi italiani hanno lanciato ai media italiani, tra cui il premio Nobel Giorgio Parisi, Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Stefano Caserini, Enrico Giovannini, Luca Mercalli e Telmo Pievani.
![L'appello ai media di 100 scienziati italiani: "Parlate delle cause del cambiamento climatico e delle soluzioni"](https://ricercaitaliana.it/wp-content/uploads/2023/07/Italia-spaccata-in-due-dal-maltempo-lappello-degli-scienziati-ai-media-italiani-ricercaitaliana.it-20232707-Ansa-Fto.jpeg)
“I media parlano di maltempo ma non di cambiamento climatico”
“I media italiani parlano ancora troppo spesso di maltempo invece di cambiamento climatico. Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virus SARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini”, si legge nell’appello.
“Le cause vanno ricercate nel cambiamento climatico”
I firmatari dell’appello spiegano che “nel suo ultimo rapporto, il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (Ipcc) è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili. Ed è altrettanto chiaro su quali siano le soluzioni prioritarie: la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili”.
“Parlare anche di soluzioni”
“Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro Pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, traducendosi in un aumento dei rischi per le nostre famiglie e le nostre comunità, specialmente quelle più svantaggiate”, proseguono.
“Per queste ragioni, invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro”.