Caro-benzina: prezzi esorbitanti su alcune autostrade

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By Angelo Bianco

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Il prezzo di benzina e gasolio è alle stelle, specie su alcune autostrade dove hanno già sfondato quota 2,5 euro al litro.

Il dato arriva da Assoutenti, che ha anche pubblicato una mappa del caro-carburante in Italia.

Caro-benzina: prezzi esorbitanti su alcune autostrade
Caro-benzina: prezzi esorbitanti su alcune autostrade (Pexels.com) – ricercaitaliana.it

Tutti i prezzi

Sulla A4 Venezia-Trieste la benzina, in base alle rilevazioni eseguite sui prezzi indicati dai gestori tra il 27 e il 28 luglio scorsi, ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio tocca i 2,4 euro/litro. Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro. Listini esorbitanti anche sulla rete urbana ed extraurbana di numerose regioni: sulla Via Provinciale di Arpaise (Bn) un litro di verde (servito) costa 2,552 euro, il gasolio addirittura 2,619 euro. In Calabria a Serra San Bruno (Vv) benzina a 2,499 euro, diesel 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio.

Assoutenti: “Monitorare con attenzione”

Chiediamo al governo di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare cosa avviene nella formazione dei listini durante tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori”, commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. 

Coldiretti: “Effetto valanga sul sistema agroalimentare”

Il caro-carburante ha “un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori”, dichiara Coldiretti. A subirne le conseguenze “è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura. Un effetto preoccupante che alimenta l’inflazione e pesa sul carrello. Il risultato è che per mangiare gli italiani hanno speso quasi 4 miliardi in più nell’ultimo semestre ma a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare le quantità acquistate”, dichiara il presidente Coldiretti Ettore Pradini.

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