Dopo il golpe di mercoledì, il Niger è controllato da una giunta guidata dal generale Abdourahamane Tchiani, comandante della Guardia presidenziale.
L’attacco contro Mohamed Bazoum sarebbe avvenuto perché il presidente stava per licenziare il comandante.
Tajani: “Lavoriamo per tutelare la democrazia”
“L’Italia è in prima linea per affrontare la crisi in Niger. Ho avuto colloqui telefonici con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell” e il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. “Lavoriamo a una soluzione diplomatica a tutela della democrazia. Seguiamo costantemente gli italiani in Niger”, sottolinea il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
Intanto per la prima volta dopo il golpe Bazoum è apparso sui social in una foto con il presidente del Ciad Mahamat Idriss Déby, che ha visto anche Tchiani per trovare una soluzione.
Berlino sospende tutti i pagamenti al Niger
Berlino ha sospeso il sostegno finanziario e la cooperazione con il governo del Niger, come riferisce il Ministero tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo economico. “Abbiamo sospeso la scorsa settimana tutti i pagamenti al governo del Niger. Questa mattina è stato inoltre deciso di interrompere il lavoro bilaterale per lo sviluppo”.
Von der Leyen: “Sosteniamo Ecowas”
“L’Ue e il Niger condividono profondi legami sviluppativi nel corso dei decenni. L’inattaccabile attacco al governo democraticamente eletto mette a rischio questi legami. Sostengo le decisioni dell’Ecowas e il ruolo attivo per un rapido ritorno al suo posto del presidente Bazoum”, ha scritto sui social la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Golpisti: “Ci saranno conseguenze”
L’Ecowas ha lanciato un ultimatum al governo che si è insediato illegalmente, affinché lasci il posto al presidente Bazoum entro una settimana. I golpisti hanno respinto l’appello: “Vogliamo ricordare ancora una volta all’Ecowas e a qualsiasi altro avventuriero la nostra ferma determinazione a difendere la nostra patria”. Inoltre hanno ribadito le “conseguenze che deriveranno da qualsiasi intervento militare straniero. Alcuni dignitari stanno pensando allo scontro”, aggiungendo che altrimenti “non finirà altro che con il massacro della popolazione nigeriana e il caos”.
Anche Mosca favorevole al ripristino dello stato di diritto
Il Cremlino è “favorevole” al “rapido ripristino dello stato di diritto” in Niger e “alla moderazione di tutte le parti in modo che non ci siano vittime”. Così Dmitry Peskov, portavoce di Putin, esprimendo anche “grave preoccupazione” per il Niger.
Due italiani bloccati in Niger
Due italiani sono bloccati in Niger in albergo dopo il colpo di stato. Sono un pilota e un manutentore di un’azienda di Anagni, che si trovano lì per effettuare la manutenzione sugli aerei di una compagnia petrolifera. L’Ambasciata italiana ha disposto che non si spostino dall’albergo per evitare rischi per la loto vita, visto che sono in corso sparatorie. La Farnesina sta seguendo il caso.
I golpisti intanto, hanno accusato la Francia di voler “intervenire militarmente”.