Reddito di cittadinanza, cosa fare per avere il Sostegno alla formazione: la bozza del decreto

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By Angelo Bianco

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Chi ha ricevuto l’sms dell’Inps che annunciava la sospensione del reddito di cittadinanza, potrà richiedere il supporto alla formazione a partire dal primo settembre. 

In questo articolo vi spiegheremo come fare per ottenere il beneficio, secondo quanto contenuto nella bozza del decreto attuativo.

Reddito di cittadinanza, cosa fare per avere il Sostegno alla formazione: la bozza del decreto
Reddito di cittadinanza, cosa fare per avere il Sostegno alla formazione: la bozza del decreto (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Tutti gli step per avere il Supporto alla formazione

Per prima cosa, va presentata la domanda all’Inps o con lo Spid o tramite patronato. Dopodiché il richiedente deve iscriversi alla piattaforma Siisl. Dopo le verifiche si potrà firmare il patto di attivazione digitale e la domanda verrà accolta. L’assegno arriverà dopo che il richiedente sarà andato al centro per l’impiego per sottoscrivere il patto di servizio e si sarà attivato su un programma di politiche attive.

Chi può richiedere il Sostegno alla formazione

Il sostegno alla formazione è di 350 euro al mese per un massimo di 12 mensilità. È personale, quindi può essere richiesto anche da più membri della stessa famiglia. Può essere richiesto anche da componenti di una famiglia che percepisce l’assegno di inclusione che non rientrano nella scala di equivalenza per il calcolo dell’Adi.

Il decreto chiarisce che periodicamente verranno effettuati controlli sui dati Isee. Una volta avuta la liquidazione del Supporto alla formazione, il beneficiario dovrà comunicare al centro per l’impiego il proprio stato di attivazione, anche per via telematica, al più ogni 90 giorni.

Quando decade il Sostegno

Il beneficio cade quando chi lo riceve rifiuta una proposta di lavoro a tempo indeterminato con retribuzione non inferiore ai minimi salariali dei contratti collettivi e un tempo di lavoro non inferiore al 60% del tempo pieno dell’orario. Se la proposta è per un contratto a tempo determinato, non deve essere lontana oltre 80 chilometri dal domicilio del beneficiario.

Il sistema Siisl può raccomandare al beneficiario le offerte di lavoro più affini al suo profilo. Indipendentemente dalle raccomandazioni, il beneficiario può interessarsi ad altre offerte di lavoro, formative e per i progetti utili alla collettività.

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