Dwayne “The Rock” Johnson ha affrontato una delle trasformazioni fisiche più sorprendenti della sua carriera per interpretare Mark Kerr nel biopic “The Smashing Machine”. L’attore, noto per la sua figura imponente nel mondo del wrestling e del cinema action, ha sfoggiato un fisico molto diverso sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, apparendo visibilmente più asciutto e quasi irriconoscibile.
Allenamenti estremi e dedizione assoluta
Per calarsi nei panni della leggenda delle MMA Mark Kerr, Johnson ha dovuto perdere circa 27 chili, rinunciando a parte della muscolatura costruita in anni di allenamento. Il percorso includeva sessioni giornaliere di quattro ore tra cardio, pesi e tecniche di MMA, con workout divisi in tre parti: cardio intenso al mattino, pesi nel pomeriggio e sessioni tecniche di lotta la sera. Oltre al lavoro fisico, Johnson ha seguito una preparazione alimentare rigorosa, necessaria per mantenere energia e forza senza rischi per la salute.
Make-up e trasformazione scenica
Non solo dimagrimento: la trasformazione è stata completata da un lungo lavoro di make-up, per il quale il team specializzato ha impiegato fino a due ore al giorno. Sono state utilizzate protesi per simulare le “cauliflower ears” tipiche dei fighter, cambiare la forma del naso, nascondere i tatuaggi e creare gonfiori su occhi e zigomi, soprattutto durante le scene di combattimento. Un processo meticoloso per garantire realismo anche sotto stress fisico e sudore.
Il risultato: credibilità e buzz mediatico
Il risultato finale è stato talmente credibile da stupire anche lo stesso Mark Kerr, presente alle anteprime, e generare entusiasmo tra pubblico e critica. Oltre al plauso per la prestazione attoriale, la radicale metamorfosi fisica di Johnson ha scatenato il dibattito sui social e alimentato le voci di una possibile candidatura agli Oscar per il ruolo.
Questa trasformazione straordinaria attesta la dedizione e il talento di The Rock, capace di reinventarsi totalmente per un ruolo diverso dagli stereotipi action che lo hanno reso celebre.