Roma torna a fare i conti con la nota truffa della campanella, o “truffa delle tre campanelle”, una truffa da strada che da anni prende di mira soprattutto turisti distratti nel centro storico della città. Negli ultimi giorni, la Polizia Locale ha intensificato i controlli e ha denunciato ben 20 persone tutte coinvolte nello schema fraudolento che si svolge sotto i monumenti più frequentati come Fontana di Trevi, Trinità dei Monti e Colosseo.
Cos’è?
Il gioco delle tre campanelle è una variante del famoso “gioco delle tre carte”, un raggiro classico ma sempre attuale. I truffatori, con un gruppo organizzato denominato “batteria”, simulano una scommessa facile e veloce dove una pallina viene nascosta sotto una delle tre campanelle e la vittima deve indovinare sotto quale si trova. In realtà, il gioco è sempre truccato: la pallina non si trova mai realmente sotto le campanelle e i complici presenti fingono di vincere per attirare nuovi partecipanti.
I recenti blitz delle forze dell’ordine sono avvenuti grazie a un’intensa attività di monitoraggio in tutto il centro storico, che ha portato al sequestro di migliaia di articoli usati per le truffe e merce contraffatta venduta abusivamente per strada. Nell’ultimo intervento, sono state fermate e denunciate persone tra i 26 e i 52 anni, molte delle quali di origine romena e appartenenti appunto a queste bande criminali specializzate nella zona del Colosseo e Fontana di Trevi.
Le denunce
Oltre alla denuncia, sono stati sequestrati denari e strumenti utilizzati per ingannare le vittime. La truffa delle tre campanelle rappresenta non solo un danno economico per i malcapitati ma anche un possibile rischio di intimidazioni, poiché le bande agiscono con preparazione e spesso in gruppo.
La Polizia Locale raccomanda quindi massima attenzione e invita i turisti e cittadini a diffidare da queste attività che possono sembrare un semplice gioco, ma che nascondono una truffa ben organizzata. Gli operatori continuano a presidiare le zone più sensibili della città per contrastare ulteriormente questo fenomeno che, nonostante i numerosi arresti, continua a essere diffuso nelle aree più turistiche di Roma.