L’influenza stagionale 2025 rappresenta una malattia respiratoria acuta molto diffusa durante la stagione fredda, causata da virus influenzali che variano ogni anno. I sintomi più comuni includono febbre alta, dolori muscolari e articolari, tosse, mal di gola e spossatezza, con una durata che può arrivare fino a 10 giorni. Tale malattia può risultare più severa per categorie a rischio come bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con patologie croniche, per cui può causare complicanze come bronchiti, polmoniti, sinusiti o addirittura peggioramenti di condizioni cardiache e metaboliche preesistenti. In molti la chiamano Influenza Australiana.
La prevenzione dell’influenza stagionale resta fondamentale, con il vaccino antinfluenzale come strumento prioritario e più efficace. La campagna vaccinale per la stagione 2025-2026 inizierà a ottobre, con una vasta offerta di vaccini adattati ai nuovi ceppi virali raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La vaccinazione è raccomandata e gratuita per varie categorie considerate a rischio, tra cui bambini dai 6 mesi ai 6 anni, persone sopra i 60 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari e soggetti con patologie di base. Dopo aver coperto queste categorie, il vaccino sarà disponibile anche per chiunque ne faccia richiesta.
Oltre alla vaccinazione, è importante adottare alcune buone abitudini igieniche per limitare la diffusione del virus: lavarsi frequentemente le mani, utilizzare fazzoletti monouso, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, evitare contatti stretti con persone malate e, in ambienti affollati, indossare mascherine protettive. Inoltre, uno stile di vita sano con una dieta equilibrata e una buona attività fisica aiuta a mantenere efficiente il sistema immunitario.
In conclusione, per affrontare al meglio l’influenza australiana è essenziale vaccinarsi tempestivamente, seguire le indicazioni di prevenzione e curare con attenzione i sintomi per evitare complicanze. La collaborazione tra cittadini, medici e istituzioni sanitarie sarà decisiva per gestire efficacemente l’ondata influenzale di quest’anno.