Come si modifica il cervello di un astronauta nello spazio: lo studio dai risvolti assurdi

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By Gian Lorenzo Lagna

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Quali sono le conseguenze derivanti da periodi prolungati di vita nello spazio per il cervello di un essere umano? Ecco lo studio che le rivela.

“Di buona, robusta e sana costituzione”: ebbene, abbiamo spesso letto questa frase tra i requisiti indispensabili per essere assunti in diverse categorie di lavori. Ma una, in particolare, richiede una prestanza fisica e mentale davvero oltre l’ordinario: è la categoria professionale dell’astronauta. Micro gravità, assenza di gravità, isolamento prolungato: sono tutte condizioni che possono essere sopportate in modo relativamente indolore solo da individui con specifiche caratteristiche psicofisiche ed un’adeguata preparazione.

Ecco cosa succede al cervello di un astronauta nello spazio
Cosa succede al cervello di un astronauta nello spazio – ricercaitaliana.it

Ed anche quando l’aspirante astronauta avrà superato tutti i test attitudinali necessari per essere considerato idoneo a vivere per periodi più o meno prolungati nello spazio, le conseguenze delle esperienze in orbita influenzeranno il suo organismo in modo assai significativo e richiederanno un costante monitoraggio nonché misure di cura e di vera e propria riabilitazione alla vita sulla Terra.

Ed oggi uno studio dell’Università della Florida diretto dalla professoressa di Fisiologia e Kinesiologia Rachael Seidler ha potuto dimostrare in che modo la vita nello spazio condizioni il corpo degli astronauti e, in particolare, il loro cervello. Lo studio è stato condotto su 30 astronauti della NASA, alcuni dei quali sono stati impegnati in operazioni spaziali per due settimane, altri per sei mesi ed altri ancora per un anno. 

I risultati dello studio della dottoressa Seidler

In base ai risultati ottenuti, la dottoressa Seidler ha potuto dimostrare gli effetti che tempi prolungati di vita nello spazio tendono a comportare sul cuore, sulla vista, sulla colonna vertebrale, sulle densità ossea e sulla materia grigia degli astronauti. E ciò che emerge pare indicare con chiarezza una specifica evidenza: più tempo si trascorre in micro gravità o in assenza di gravità, più gli effetti sull’organismo umano sono negativi.

Scopriamo cosa succede al cervello di un astronauta nello spazio
Ecco cosa ha rilevato lo studio sulla permanenza nello spazio – RicercaItaliana.it

In base alle scansioni cerebrali effettuate, infatti, è stato rilevato che gli astronauti che avevano trascorso due settimane nello spazio non hanno manifestato cambiamenti organico-fisici di tipo significativo. Mentre gli astronauti che vi hanno trascorso un periodo prolungato tra i 6 ed i 12 mesi hanno subito un’estensione delle quattro cavità dei ventricoli cerebrali verso l’alto.  

Tali cavità contengono il liquido cerebro spinale che protegge il cervello e, in condizioni di micro gravità, il liquido tende a spostarsi verso l’alto, trascinando con sé anche la massa cerebrale. Per riadattarsi alle condizioni terrestri ed affinché i ventricoli tornino alla loro posizione originaria, agli astronauti occorrono almeno tre anni di permanenza sulla Terra. Solo al termine dei tre anni ed a seguito di nuovi ed approfonditi controlli che ne certifichino la riacquisita idoneità, gli astronauti potranno tornare ad effettuare operazioni spaziali.

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