Cospito, sentenza shock: la decisione della Corte d’Appello federale

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By Paolo Colantoni

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L’anarchico aveva per la prima volta negato il suo coinvolgimento nell’attentato alla scuola allievi di Fossano: “Non ci sono prove”

Un altro colpo di scena: l’ennesimo! Cambia ancora lo scenario intorno alla figura di Alfredo Cospito. I giudici di Torino hanno emesso la loro sentenza nei confronti del leader del leader dell’organizzazione terroristica Fai-Fre e per Anna Beniamini, entrambi accusati dell’attentato alla scuola Allievi Carabinieri di Fossano. La Corte di assise di appello di Torino ha cambiato la pena.

La sentenza del processo all’anarchico Alfredo Cospito presso il tribunale di Torino. – Ricerca Italiana.it – Ansa Foto

Nonostante il pubblico ministero avesse chiesto ancora l’ergastolo, la pena ad Alfredo Cospito è stata tramutata in 23 anni di carcere. Per Anna Beniamino invece i giudici hanno stabilito 17 anni e 9 mesi di reclusione. Il procedimento era dedicato al ricalcolo della pena in relazione a uno solo degli episodi contestati nel maxiprocesso Scripta Manent, l’attentato effettuato il 2 giugno 2006 alla scuola in provincia di Cuneo e per il quale Alfredo Cospito è stato ritenuto responsabile.

I difensori dell’anarchico, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Gianluca Vitale, hanno richiesto e ottenuto che la corte applicasse l’attenuante del “fatto lieve”, ed ha ottenuto una sentenza più morbida rispetto alle richieste dell’accusa. È stato invece condannato ad un anno di carcere G.L.T., l’anarchico di 35 anni di origini catanesi processato a Torino con l’accusa di essere legato alla stessa organizzazione terroristica di Alfredo Cospito, la Fai-Fri. Secondo gli investigatori il trentacinquenne era uno ‘scrivano’ che traduceva e divulgava sul web proclami e rivendicazioni. E’ stato invece assolto dal reato di partecipazione all’associazione sovversiva.

Cospito, nel corso dell’ultima dichiarazione spontanea prima che i giudici entrassero in camera di consiglio, aveva per la prima volta negato il suo coinvolgimento nell’attentato a Fossano. L’anarchico ha parlato alla corte e ha dichiarato che“Non c’è nessuna prova che noi abbiamo piazzato gli ordigni a Fossano. Questo è un processo alle idee. Gli anarchici non fanno stragi indiscriminate, perché gli anarchici non sono lo Stato”. Cospito ha anche aggiunto che il processo è stato caratterizzato da “stranezze” e da “un evidente accanimento”.”Niente – ha spiegato – dimostra che siamo stati noi a piazzare gli ordigni a Fossano. La perizia sul documento di rivendicazione è inattendibile ed è surreale la tesi secondo cui abbiamo ricalcato la nostra stessa grafia. Questo è un processo alle idee. In 20 anni di attentati non c’è stato nemmeno un morto: erano solo atti dimostrativi per richiamare l’attenzione sull’esistenza di strutture liberticide come i Cie. Nel 2006 nessuno diede importanza all’episodio di Fossano: evidentemente, essendo molto confuso, dava all’accusa molto margine di manovra. Oggi è definito strage. Ma gli anarchici non fanno stragi indiscriminate: gli anarchici non sono lo Stato”

Esultano i legali di Cospito: “Un barlume di ragionevolezza”

Cospito durante il processo di appello a Torino – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto –

Al termine del processo i legali dell’anarchico hanno espresso soddisfazione per la sentenza della Corte d’Appello. “Finalmente un barlume di ragionevolezza è giunta ad orientare la decisione dei giudici di Torino”. Queste le parole dell’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, che commenta in questo modo la sentenza del processo per l’attentato alla ex scuola allievi carabinieri di Fossano: la Corte d’Assise d’appello di Torino, riconoscendone le attenuanti del ‘fatto lieve’, ha infatti rimodulato a 23 anni di reclusione la condanna per l’anarchico, già condannato a 20 anni di reclusione per l’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, del 2006

 

 

 

 

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