Francia sotto assedio per Nahel: oggi i funerali del 17enne in un clima di “discrezione”

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By Angelo Bianco

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Il numero degli arresti effettuati in Francia per gli scontri durante le manifestazioni per Nahel è salito a 1.311, di cui 406 a Parigi e nei sobborghi limitrofi. 

Le proteste sono arrivate alla quarta notte ed oggi pomeriggio si terranno i funerali del diciassettenne a Nanterre. La cerimonia dovrebbe tenersi in un clima di “discrezione”. La speranza è che non ci siano altri scontri, ma ormai la situazione è fuori controllo e dai repubblicani all’estrema destra chiedono tutti il coprifuoco e lo stato di emergenza.

Non confondo le poche migliaia di delinquenti con la stragrande maggioranza dei nostri connazionali che vivono nei quartieri popolari”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Gérarld Darmanin, che ha spiegato che nella notte tra venerdì e sabato, le proteste sono state di “intensità molto minore”.

Francia a ferro e fuoco

Gli scontri tra giovani e polizia si sono verificati nella serata di ieri a Vénissieux e a Villeurbanne, nella periferia di Lione. Saccheggi a Grenoble e a Saint-Etienne, dove sono stati presi di mira negozi di abbigliamento, di ottica e di telefonia, oltre che gioiellerie. A Bondu, nella banlieu di Parigi, circa cento giovani si sono ritrovati davanti al negozio di abbigliamento Conforama per saccheggiarlo. La polizia ha effettuato diverse cariche per disperderli. Segnalati molti furti.

Macron non decreta lo stato di emergenza

Il presidente Emmanuel Macron non ha dichiarato lo stato di emergenza, ma ieri si è rivolto alle famiglie dei minorenni che stanno partecipando alle proteste, chiedendo di tenere i figli a casa. Il governo ha ordinato l’impiego di mezzi blindati, ha annullato concerti ed eventi pubblici, feste di quartiere e nelle scuole e ha ridotto alle ore 21 le corse di tram e bus.

Tajani: “Agli italiani in Francia consigliamo prudenza”

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha invitato i connazionali che vanno in Francia ad essere prudenti: “La questione riguarda esclusivamente la Francia, evidentemente c’è un malessere, soprattutto nelle grandi periferie francesi e questo poi è esploso, quando c’è stato questo episodio molto triste che non doveva accadere”. Lo ha dichiarato su Rai Radio Uno durante il programma Caffè Europa, prima di chiedere ai connazionali di seguire i consigli delle forze dell’ordine e non avvicinarsi ai luoghi degli scontri. “Agli italiani abbiamo dato un messaggio di prudenza”. 

Onu a Parigi: “Affrontare i problemi di razzismo”

La Francia è finita nel mirino dell’Onu, che ha chiesto di affrontare “i profondi problemi di razzismo e discriminazione tra le sue forze dell’ordine”. 

Le indagini

Dal punto di vista delle indagini, non ci sono grandi novità. La terza persona che era in auto con Nahel non è stata rintracciata, ed ha parlato con Le Parisien, dichiarando di essere fuggito per paura che i poliziotti sparassero anche a lui. Ha spiegato anche che Nahel era stato colpito, e forse per questo è inavvertitamente ripartito lasciando il pedale del freno. Potrà parlarne con gli inquirenti quando si presenterà alla polizia nei prossimi giorni, come ha annunciato.

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