Nuovo Patto migranti Ue, Bonfrisco (Lega): “Ungheria e Polonia dovranno trovare un compromesso”

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By Giovanna Sorrentino

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Il Consiglio Ue di ieri si è concluso senza prendere decisioni sulle migrazioni. Polonia e Ungheria hanno impedito che l’intesa sul nuovo Patto migranti venisse raggiunta tra i 27. Sono concordi sulle frontiere e sugli aiuti all’Africa, ma non sui ricollocamenti interni dei migranti.

Ne abbiamo parlato con Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega.

Nuovo Patto migranti Ue, Bonfrisco (Lega): "Ungheria e Polonia dovranno trovare un compromesso"
Nuovo Patto migranti Ue, Bonfrisco (Lega): “Ungheria e Polonia dovranno trovare un compromesso” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Come si può mediare con Polonia e Ungheria?
Innanzitutto comprendendo le esigenze di entrambi gli Stati che, a differenza di come molti pensano con una certa supponenza, non pongono questioni politiche a priori ma specifiche, legate in alcuni casi al particolare momento storico in cui viviamo. Penso alla Polonia e allo sforzo che sta attuando per accogliere i cittadini ucraini che fuggono dalla scellerata guerra di Putin. L’Ungheria invece, è uno Stato con una bassa densità di popolazione, che non è in grado di affrontare i flussi migratori come i grandi Stati membri, la Germania o la Francia, ad esempio. Certo, la famiglia europea ha come presupposto il compromesso diplomatico. Su questo presupposto anche Polonia e Ungheria dovranno trovare un accordo. L’urgenza di una soluzione è la dimostrazione che l’Europa finalmente comprende le ragioni dell’Italia e sempre rappresentate da Matteo Salvini. È chiaro che tutti auspichiamo un accordo tra polacchi, ungheresi, tedeschi o francesi: ma questo non può essere un pretesto per non affrontare il problema immigrazione che riguarda tutta l’Europa, non solo l’Italia. Chi vuole agire concretamente può farlo da subito“;

Charles Michel ha chiesto alla premier italiana di provare a mediare. Meloni ci ha provato ma il tentativo è fallito: non c’è margine di apertura da parte di Polonia e Ungheria?
Kissinger una volta ha affermato che “la storia non è una raccolta di ricette già collaudate”. Pertanto, gridare al fallimento è un errore, specialmente nel contesto del Consiglio, che ricordo rappresenta la volontà degli Stati sovrani. Anzi, credo che vada apprezzata la ritrovata fiducia che gode l’Italia nel cercare una sintesi, non solo nel caso specifico ma in tutti gli scenari più recenti. Sono certa che lo sforzo di Giorgia Meloni e del Governo abbia creato i presupposti necessari per raggiungere un futuro accordo. Ed è positivo che grazie all’Italia alcuni temi, come quello dell’immigrazione, siano tornati centrali in tutto il continente, dopo anni in cui le istituzioni Ue hanno sottovalutato se non addirittura ignorato il problema“;

Il tema delle migrazioni potrebbe portare a una rottura all’interno dell’ECR in Europa?
Le vicende politiche interne agli altri Gruppi e altre famiglie politiche europee non ci appassionano. Trovo molto più interessante che l’incapacità di gestire fatti epocali, l’immigrazione prima e ora politiche industriali alla Timmermans, abbiano creato molti grattacapi all’attuale maggioranza dell’Europarlamento. Grazie al lavoro della Lega, fin dall’inizio della legislatura in prima linea per difendere gli interessi degli italiani contro politiche Ue miopi, stiamo dimostrando che a Bruxelles un’altra maggioranza è possibile, per porre rimedio ad anni di mal governo delle sinistre in Europa“.

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