Francia, ancora scontri per Nahel: l’identikit dei manifestanti arrestati

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By Angelo Bianco

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Dinamici, connessi e spesso “molto giovani”. E l’identikit che le autorità hanno fatto dei manifestanti che sono scesi in piazza in Francia dal giorno della morte di Nahel, il 17enne ucciso da un poliziotto. 

Il presidente Emmanuel Macron in questi giorni si è rivolto ai loro genitori affinché li tenessero a casa. “L’età media è 17 anni”: sono coetanei di Nahel, un giovane nato in Francia da genitori originari dello Sri Lanka. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha spiegato che alcuni di loro hanno già cominciato a comparire nei Tribunali della regione parigina. Studiano alle scuole superiori e frequentano per la maggior parte istituti professionali, baristi, e anche giovani appena maggiorenni. Molti di loro non hanno precedenti penali.

Francia, ancora scontri per Nahel: l'identikit dei manifestanti arrestati
Francia, ancora scontri per Nahel: l’identikit dei manifestanti arrestati (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

 

Lione e Marsiglia sotto assedio

Il Francia si è arrivati ormai al quinto giorno di scontri, ormai le città sono sotto assedio. Tuttavia quella scorsa è stata “una notte più tranquilla grazie all’azione risoluta delle forze dell’ordine”, come ha dichiarato il ministro dell’Interno Gérarld Darmanin. Per contenere la violenza il Ministero degli Interni ha schierato circa 45mila poliziotti, con rinforzi “enormi” per Lione e Marsiglia, le due città a rischio nelle ore precedenti, dove sono stati inviati blindati, elicotteri, reparti speciali della GICN. Darmanin ha assicurato di aver “impegnato mezzi enormi” nelle due città “senza sguarnire il resto”. 

Non è stato ordinato il coprifuoco per questa notte. A Lione nelle ultime 48 ore si sono verificate violenze “senza precedenti”. A Marsiglia invece, il centro cittadino è stato teatro di incendi e le metro e i tram sono fermi. Il Comune ha chiesto ai gestori dei monopattini e delle bici a noleggio di togliere i mezzi dalle strade per evitare che venissero incendiati.

Nelle altre città invece, nelle banlieue e nei piccoli centri si sta cercando di contenere la violenza casseur e black block, ma la situazione è complicata perché i ragazzi che saccheggiano negozi e appiccano incendi sono difficili da anticipare.

La rivolta arriva fino in Svizzera

Scontri sono avvenuti a Parigi, nella zona degli Champs Elysées, a Marsiglia, a Lione, a Nizza, a Rennes. A Brest è andata in fiamme una concessionaria della Renault. In tutta la Francia sono state arrestate in totale 486 persone, di cui 194 nella capitale. La rivolta è arrivata fino in Svizzera, dove sono stati segnalati incidenti e saccheggi al centro di Losanna.

Macron annulla la visita in Germania

Macron non ha dichiarato lo stato di emergenza, ma per seguire la situazione da vicino ha deciso di annullare la visita in Germania. Ieri pomeriggio, sabato primo luglio, si sono celebrati i funerali di Nahel con rito musulmano. In moschea ci sono stati attimi di tensione e commozione, mentre molti chiedevano “giustizia” per il diciassettenne morto per mano del poliziotto. 

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