Trasporti: il 13 e il 15 luglio scioperi di treni e aeroporti

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By Angelo Bianco

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Due scioperi dei trasporti sono stati indetti per giovedì 13 luglio e sabato 15 luglio luglio. 

Giovedì 13 la protesta coinvolgerà il personale di Trenitalia e di Italo, a partire dalle 3 fino alle 2 di venerdì 14 luglio ed è stata proclamata dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confals e Orsa Ferrovie uno. Potrebbero essere cancellate corse totali o parziali di Frecce, Intercity e treni regionali. I sindacati hanno denunciato che “dopo la prima azione di sciopero del 14 aprile, permangono le criticità nella vertenza sindacale”. 

Trasporti: il 13 e il 15 luglio scioperi di treni e aeroporti
Trasporti: il 13 e il 15 luglio scioperi di treni e aeroporti (Pexels.com) – ricercaitaliana.it

Serve “un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione e ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici”. Le sigle chiedono a Trenitalia di procedere “in tempi rapidi alla risoluzione delle problematiche da noi segnalate che penalizzano tante lavoratrici e tanti lavoratori dell’azienda”. 

Perché il personale degli aeroporti sciopera

Sabato 15 luglio invece, sciopererà il personale di terra degli aeroporti. I servizi di handling e check-in saranno fermi per otto ore, dalle 10 alle 18. I lavoratori protestano perché il contratto è scaduto da tre anni. Sabato protesteranno anche i piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair e i piloti e gli assistenti di volo di Vueling.

A proclamare lo sciopero nazionale unitario sono Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo “a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo ed al confronto da parte della compagnia”. 

Secondo i sindacati è un “accordo assolutamente insoddisfacente e poco rispettoso della professionalità e del contributo che il personale navigante ha assicurato e che in particolare, nella fase post pandemia, ha consentito all’azienda un deciso incremento della redditività”. 

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