Hai chiesto un prestito per pagare l’auto? Ecco quanto pagherai in più

Dal 2021 ad oggi chi ha firmato un mutuo o chi ha chiesto un prestito, ha visto levitare la propria spesa. Ecco quanto gli italiani hanno dovuto spendere in più a causa dell’aumento die tassi di interesse

Le famiglie italiane si ritrovano a fare i conti con aumenti di ogni tipo: sulle bollette, sui cibi da acquistare al supermercato, sui pezzi di ricambio e, purtroppo anche sui piccoli, grandi investimenti. Tutta colpa dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce. Una mossa studiata a tavolino per contrastare l’inflazione, ma che sta danneggiando, non poco, milioni di famiglie. Ad essere colpiti infatti, non sono solo i firmatari di un mutuo (che come vedremo hanno fatto registrare degli aumenti considerevoli) ma anche tutti quelli che si sono ritrovati a chiedere un prestito.

Gli italiani costretti a fare i conti con aumenti sconsiderati dei tassi di interesse per l’acquisto delle macchine – Ricercaitaliana.it

Chi ha acquistato una macchina, chi ha dovuto fare dei lavori di ristrutturazione e si è trovato costretto a chiedere una somma in prestito, ha visto levitare in modo clamoroso le spese. Secondo quanto rilevato dal Codacons, gli italiani sono stati colpiti da un vero e proprio salasso. I firmatari di un mutuo sono andati ko, con una spesa che supera i 5000 euro in più all’anno rispetto a 12 mesi fa. Una situazione grottesca che ha portato numerosi nuclei familiari a fare i conti con la crisi. Secondo le simulazioni del Codacons, per un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni, la rata mensile passa da 442 euro di settembre 2021 ai 724 euro odierni, con un maggior esborso annuo di 3.384 euro. Per la stessa tipologia di mutuo, ma a tasso fisso, chi accende oggi un finanziamento spende in media 2.064 euro in più rispetto a due anni fa”.

Facile capire quali siano le persone maggiormente colpite da questa situazione: “Quelli che hanno scelto un finanziamento di importo più elevato (200mila) per una durata più bassa (20 anni): per tale tipologia di mutuo, accendendolo oggi si spendono +3.204 euro per il fisso rispetto ai tassi in vigore nel 2021, mentre per chi ha scelto il variabile la stangata sfonda quota 5mila euro annui, con la rata mensile più cara addirittura di 421 euro”. Ma le brutte notizie sul fronte dei mutui non sono finite, avverte il Codacons: “la Bce ha già annunciato che nel corso della prossima riunione del 27 luglio sarà deciso un nuovo rialzo dei tassi, che farà aumentare ulteriormente la spesa degli italiani per i mutui. In caso di un incremento dei tassi dello 0,25%, l’impatto sulle tipologie di mutuo a tasso variabile più richieste in Italia sarà compreso tra i +15 e i +25 euro a rata, se l’aumento sarà invece dello 0,50%, la spesa aggiuntiva sarà tra i tra i +30 e i +40 euro al mese”, conclude l’associazione, lasciando nell’inquietudine milioni di italiani, preoccupati dai risvolti futuri.

L’agonia di chi ha dovuto cambiare l’automobile

I tassi di interesse hanno portato le spese dei prestiti a raggiungere cifre clamorose – Ricercaitaliana.it-

Ma ad essere colpiti sono anche tutti quelli che hanno chiesto un semplice finanziamento? Alzi la mano chi, nel corso degli ultimi anni, non ha chiesto e ottenuto un prestito per acquistare una nuova autovettura? Chi lo ha fatto entro il 2021 ha potuto sfruttare un tasso di interessi alto, ma ancora nella norma. Da quella data in poi è invece cambiato tutto. A riportarlo è un’indagine di Federcarrozzieri, che ha fatto i contri in tasca agli italiani, scoprendo le enormi difficoltà alle quali sono andati incontro: secondo l’analisi chi ha richiesto un prestito base da 10.000 euro, della durata di 90 rate (sette anni e mezzo), vedrà la propria rata passare “dai 139,22 euro di dicembre 2021 agli attuali 147,75 euro, con un aggravio di spesa pari a +767,7 euro. Ma il tasso di interesse globale può raggiungere anche il 12,27%, con la conseguenza che chi chiede un prestito da 10mila euro da rimborsare in 5 anni, si ritrova a pagare 3.229 euro tra interessi e spese varie”.

Gli interessi che spaventano le famiglie: “Così non si comprano più le automobili”

Un aumento spaventoso, accompagnato da quello dei  costi dei finanziamenti proposti dalle case automobilistiche: “le attuali promozioni pubblicizzate sui siti dei vari marchi di auto, prevedono un Taeg medio compreso tra il 7,5% e il 9% applicato a chi decide di acquistare una vettura a rate, contro un tasso medio del 4%/5,5% di due anni fa” – spiega Federcarrozzieri. Molte famiglie italiane, spaventate dagli eccessivi costi e consce di non riuscire a sostenere le rate che vengono generalmente proposte, decidono quindi di non cambiare la propria autovettura, destinata quindi ad un progressivo invecchiamento. Un’agonia che porta ulteriori problemi. “Per questo ribadiamo la necessità che ad operare sulle autovetture siano solo carrozzerie qualificate in grado di eseguire lavori a regola d’arte che possano garantire la sicurezza delle auto e delle persone che le utilizzano” – afferma il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli.

 

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