L’esperto del Ce.S.I in esclusiva: “Ecco cosa vuole ottenere Prigozhin”

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By Paolo Colantoni

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Emmanuele Panero, analista responsabile del Desk Difesa & Sicurezza del Centro Studi Internazionale: “Il leader della Wagner vuole una cosa”

Semplice azione dimostrativa, tentativo di realizzare un vero e proprio golpe, azione suicida o tentativo di spodestare Putin guidato da forze politiche che accampagnavano la sua azione? Da 24 ore il mondo si chiede cosa volesse ottenere Yevgeny Prigozhin con l’azione portata avanti per tutta la giornata di sabato 24 giugno. La brigata Wagner è avanzata fino  a 200 km da Mosca, prima di ritirarsi per “evitare lo spargimento di sangue”. Cosa nascondeva quindi l’azione di Prigozhin?

Il leader della Brigata Wagner, protagonista nelle ultime 24 ore – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto

Emmanuele Panero, analista responsabile del Desk Difesa & Sicurezza del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionale), prova a spiegare i possibili sviluppi della vicenda. “E’ necessario fare un passo indietro – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni – e capire chi sia Prigozhin, il capo della Brigata Wagner. Si tratta di una figura fondamentale per Putin: è nato alla sua ombra, ma ha svolti ruoli di primissimo piano nelle guerre in Africa, in Siria e in altri luoghi controllati dal Cremlino. Ora, a distanza di anni, ha deciso di provare a fare un passo in avanti”.

Secondo l’esperto del Centro studi Internazionale, il leader della Wagner vorrebbe “provare a scalare posizioni nel gotha del potere decisionale della Federazione russa, che è in mano a pochissime persone .Il conflitto in Ucraina per lui rappresenta una grande opportunità e vuole sfruttarla al meglio. Soprattutto nell’ambito della Difesa. Perchè la Wagner è stata impiegata in modo consistente nel conflitto. Ma in questo si crea una frattura. Da soggetto utile alla causa si è trasformato in qualcos’altro. Prigozhin è diventato sempre più importante contro l’establishment”.

Arrivato a 200 km da Mosca Prigozhin si è fermato. Dopo un lungo colloquio con il presidente Lukashenko. La mediazione del leader bielorusso è stata fondamentale. I presidenti di Bielorussia e Russia hanno parlato di nuovo al telefono. Alexander Lukashenko ha informato in dettaglio Vladimir Putin sui risultati dei negoziati con la leadership di Wagner. “Il presidente della Russia ha sostenuto e ringraziato il suo omologo bielorusso per il lavoro svolto”, ha riferito il servizio stampa del leader bielorusso secondo quanto riportato dall’agenzia Belta.

Cosa ha ottenuto Prigozhin?

Prigozhin, leader della brigata Wagner ha spaventato la Russia – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto –

Ma cosa ha ottenuto Prigozhin da Lukashenko? Probabilmente la rottura con il ministro della difesa Shoigo. ” La frattura tra di loro – spiega l’esperto Cesi – si è creata quando, a seguito di alcune leggi, la Wagner Group è stata di fatto messa sotto il controllo della Difesa russa. Una sorta di subordinazione. A quel punto Pregozhin ha due possibilità. La prima è accettare una riduzione del suo potere e quindi fermarsi ad un ruolo subordinato, oppure provare a cambiare la situazione come ha fatto oggi”. Senza dubbio dopo l’intervento di Lukashenko la situazione è cambiata e il Cremlino (che prima aveva attaccato la Wagner, ipotizzando ritorsioni), ha fatto un importante passo indietro, annunciando che la Russia non perseguirà penalmente i combattenti della brigata Wagner. “Prigozhin vuole un suo uomo nei poteri alti, per avere un ruolo di primaria importanza nelle decisioni che contano”, conclude Panero. Ci riuscirà?

 

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