Colpo di Stato di Prigozhin fallito: quale futuro per il Cremlino

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By Angelo Bianco

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I proclami di battaglia, la ritirata, gli applausi della gente di Rostov, poi il silenzio per Yevgeny Prigozhin e la Wagner. 

Ora è il momento di capire quale sarà il futuro dei mercenari russi, dopo il tentativo colpo di Stato al Cremlino.

Il presidente russo Vladimir Putin è apparso nel primo discorso video, omettendo l’argomento: “Lo sviluppo e la modernizzazione dell’industria è la nostra priorità assoluta”, ha dichiarato all’XI International Youth Industrial Forum.

Colpo di Stato di Prigozhin fallito: quale futuro per il Cremlino
Colpo di Stato di Prigozhin fallito: quale futuro per il Cremlino (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Il ministro della Difesa del Cremlino Sergei Shoigu ha fatto visita alle truppe in Ucraina, in occasione della prima apparizione pubblica dopo il tentativo del colpo di Stato dei mercenari, che ha confermato agli occhi dell’Occidente quanto in realtà internamente, in Russia ci sia tutt’altro che ordine.

Anche Shoigu non ha commentato la ribellione, durante la quale Prigozhin gli aveva chiesto di incontrarlo a Rostov prima di sospendere l’ammutinamento.

Il primo ministro russo Mikhail Mishutin, in un incontro di governo, ha ricordato l’importanza di ribadire e garantire la sovranità russa: “La cosa principale in queste condizioni è garantire la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini. A tal fine, il consolidamento dell’intera società è particolarmente importante. Dobbiamo agire insieme, come un’unica squadra e mantenere l’unità di tutte le forze, stringendoci attorno al presidente”, ha dichiarato, come riposta l’agenzia di stampa russa Tass.

Borrell: “Il mostro creato da Putin sta agendo contro il suo creatore”

La situazione difficile che si è creata per Mosca nel weekend sta facendo molto discutere. “Il mostro creato da Putin con la guerra in Ucraina sta agendo contro il suo creatore”, ha dichiarato l’Alto Rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell, arrivando in Lussemburgo, al Consiglio: “Questo è il momento di sostenere Kiev più di ogni altro momento ed è un bene che l’Epf sia rimpinguato con altri 3.5 miliardi. La guerra sta incrinando la forza militare russa e sta mettendo in crisi il governo: ora una potenza nucleare come la Russia potrebbe affrontare un periodo di stabilità e dobbiamo prendere in considerazione questo scenario”.

Intanto Mosca ha reso noto che l’accusa di ribellione armata a carico del leader della Wagner Yavgeny Prigozhin non è stata ritirata e che continua ad essere indagato dal Dipartimento investigativo dell’Fsb russo. La notizia, riportata dal quotidiano russo Kommersant, smentisce la precedente, secondo cui la Procura generale aveva chiuso il procedimento penale nei suoi confronti.

Tajani: “Non tocca a noi interferire in Russia”

Seguiamo l’evolversi della situazione interna russa, anche se naturalmente non tocca a noi interferire”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che alla domanda se la situazione interna russa possa avere ripercussioni sul campo, specie per quanto riguarda la controffensiva ucraina. “Dipende dalla situazione ma certamente l’assenza di Wagner non rafforza l’armata russa. Ne discuteremo oggi con i ministri degli Affari esteri e Dmitro Kuleba, che si collegherà”. 

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e Macron ritengono che la Russia possa indebolirsi per la situazione interna.

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