Le opposizioni attaccano la Santanchè: pronta la mozione di sfiducia

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By Paolo Colantoni

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Il Movimento 5Stelle e il Pd alla carica contro il ministro del Turismo. La Santanchè ribatte: “Attacco politico e strumentale”

Giornata molto intensa per Daniela Santanchè, che al Senato ha risposto punto su punto alle accuse rivolte dalle opposizioni, pronte a lanciare anche una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Il Ministro del Turismo ha dichiarato:  “Contro di me è in atto una strumentalizzazione politica. Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio. Sono qui per il rispetto che si deve a questo luogo e ai cittadini che rappresentiamo”.

Daniela Santanchè in aula a Palazzo Madama – Ricercaitaliana.it –

Secondo fonti della Procura, non è più secretata l’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Milano della ministra del Turismo Daniela Santanchè, nei cui confronti e in quelli di altre persone è aperta un’indagine per bancarotta e falso in bilancio su Visibilia, il gruppo da lei fondato e nel quale è rimasta fino al 2022. La normativa, infatti, prevede che il segreto sulle iscrizioni si possa mantenere soltanto “per un periodo non superiore a tre mesi e non” è “rinnovabile”.

Le opposizioni gridano battaglia

Le opposizioni sono pronte alla battaglia. “La sostanza è che noi riteniamo che non ci siano le condizioni affinché il made in Italy sia rappresentato dalla ministra Santanchè. E una questione di etica pubblica, chi è incaricato di un ministero deve comportarsi con onore e disciplina e questo era anche il pensiero di Meloni, Santanchè e di FdI quando attaccavano Josefa Idem per un debito Ici di tremila euro”, ha dichiarato il leader del Movimento 5Stelle Giuseppe Conte. “Alla fine di una capigruppo informale con Francesco Boccia (Pd) e poi in Aula abbiamo pensato di presentare la mozione, ma l’abbiamo fatto solo dopo aver sentito la ministra Santanchè”. Il presidente del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, chiarisce la dinamica della scelta di depositare una mozione di sfiducia alla ministra Santanchè. “Abbiamo sentito una ministra dare una difesa di ciò che era un quadro complessivo molto chiaro del tutto imbarazzante e insufficiente”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il resto dell’opposizione, Patuanelli ha risposto che “la mozione è lì, possono aggiungere delle firme, possiamo modificare il testo, fare un altro testo, o possono semplicemente votare la nostra mozione”. Secondo fonti raccolte a Palazzo Madama, qualora la mozione di sfiducia presentata dal M5S contro la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, arrivasse in aula, il Pd è pronto a votare a favore.

La difesa di Daniela Santanchè

Santanché al cospetto del Senato sulla vicenda Visibilia
Santanché al cospetto del Senato sulla vicenda Visibilia (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

La ministra Daniela Santanchè ha ribattuto colpo su colpo ed ha mostrato in Aula, durante la sua informativa, il certificato dei carichi pendenti da lei richiesto alla Procura di Milano, da cui non risulterebbero procedimenti a suo carico. “Ieri – ha detto all’inizio del suo intervento – ho riordinato le idee ed ho preparato una scaletta di quanto, in piena sincerità, oggi a tutti voi avrei dovuto illustrare. Vi devo, però, dire la verità: stamattina è accaduto qualcosa che va veramente oltre la mia vicenda e che credo dovrebbe allarmare tutti voi, senza distinzione di appartenenza partitica o politica. Affermo, innanzitutto, sul mio onore, che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che, anzi, per scrupolo, ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi in proposito. E così mi è stato confermato. Ho anche estratto il certificato dei carichi pendenti, in cui risulta che non ci sono annotazioni per qualsivoglia procedimento nei miei confronti”, ha aggiunto.

Calenda: “Garantismo non c’entra”

“C’è una profonda differenza – ha scritto sui social il leader di Azione Carlo Calenda – tra essere garantisti e sostenere che comportamenti gravemente inappropriati di un membro di governo debbano essere considerati irrilevanti fino a eventuale sentenza passata in giudicato. In tutte le democrazie liberali i membri di governo rispondono politicamente dei loro comportamenti, indipendentemente dalle vicende giudiziarie. Non abbiamo chiesto le dimissioni della #Santanchè fino ad oggi. Abbiamo chiesto spiegazioni. Le spiegazioni date sono parziali, inesistenti o omissive. Ricordo che in questo caso si parla di mancato pagamento del TFR, uso fraudolento della Cassa Integrazione, mancato pagamento di stipendi, mancata restituzione di fondi pubblici etc. Alla luce di quanto accaduto oggi in Senato, la Ministra dovrebbe seriamente valutare di fare un passo indietro”.

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