Cambiamento climatico, Meloni: “Serve un grande piano idrogeologico di prevenzione”

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By Angelo Bianco

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Sono centinaia di milioni i danni causati dal cambiamento climatico al Sud e al Nord Italia.

Sei Regioni hanno dichiarato lo stato di emergenza, con Lombardia e Sicilia in testa. “L’obiettivo di medio termine che il governo si dà è superare la logica degli interventi frammentati, varando un grande piano di prevenzione idrogeologico”. Così la premier Giorgia Meloni.

Cambiamento climatico, Meloni: "Serve un grande piano idrogeologico di prevenzione"
Cambiamento climatico, Meloni: “Serve un grande piano idrogeologico di prevenzione” (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Mattarella: “Sensibilizzare Ue e Paesi del Mediterraneo ad agire”

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sta muovendo nello stesso senso, chiamando il governatore della Sicilia Renato Schifani, dichiarandosi disponibile ad interventi anche in prima persona, se necessari.

Mattarella ha invitato a “sensibilizzare l’Ue, gli altri Paesi del Mediterraneo e la comunità internazionale, al fine di agire più rapidamente ed efficacemente”, per lavorare insieme contro il cambiamento climatico.

La macchina dei soccorsi non ha risposto a tutte le emergenze

La macchina dei soccorsi, nonostante le ingenti forze messe in campo, non è stata capace di rispondere a tutte le emergenze.

Non abbiamo tutti i mezzi necessari. Nei mesi scorsi il Governo ha già incrementato le assunzioni tra chi è chiamato a soccorrere e sin dalla prossima legge di bilancio intendiamo aumentare le spese per la manutenzione di veicoli ed aerei. Ma i continui disastri a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi dimostrano che le emergenze saranno sempre più presenti e questo significa che dobbiamo certo lavorare transizione ecologica, ma che dobbiamo anche fare quello che non si è avuto il coraggio di fare nel passato, cioè lavorare per mettere in sicurezza il territorio”, ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Tecnici già al lavoro per il Piano

I tecnici della cabina di regia sul dissesto stanno già lavorando a un Piano, che potrebbe arrivare nella prima metà del 2024. Prevede una nuova rilettura del territorio alla luce del cambiamento climatico, con interventi mirati che vanno dal recupero alla cura dei territori abbandonati, con nuove dighe, passando per la riduzione dello spreco idrico alla riqualificazione dei corsi d’acqua.

Parliamo certamente di centinaia di miliardi, ma la sicurezza a costo zero non è possibile”, ha spiegato Nello Musumeci, ministro della Protezione civile. Il Governo inoltre, chiede a Bruxelles un potenziamento della flotta europea dei canadair, che è “assolutamente insufficiente”. 

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