Questa mattina gli ormai ex percettori del reddito di cittadinanza sono scesi in piazza a Napoli, davanti alla sede dell’Inps, per protestare contro l’abolizione del sostegno.
“Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”, si leggeva su uno striscione di Potere al popolo, che ha organizzato il presidio insieme con il sindacato Usb. In via De Gasperi c’erano circa una cinquantina di persone.
Alcuni manifestanti incontrano il direttore dell’Inps
Una delegazione di manifestanti ha incontrato il direttore dell’Inps di Napoli. Le forze dell’ordina hanno presidiato la protesta, che però non è degenerata in violenza.
Ricordiamolo, nei giorni scorsi 169 famiglie in tutta Italia hanno ricevuto un sms che annunciava loro lo stop della misura a partire da agosto.
I problemi tecnici
Intanto sono in corso i contatti tra Anci e Ministero del lavoro per cercare di risolvere i problemi tecnici che causano lo scarto temporale tra la revoca del rdc e l’effettiva verifica degli aventi diritto. In diversi casi il sussidio potrebbe essere revocato, poi riattivato. L’Inps non avrebbe potuto mettere a disposizione tutti i dati dei beneficiari, creando difficoltà ai Comuni a fare gli elenchi dei nuclei familiari fragili.
Chi continuerà a percepire il rdc?
Ma chi continuerà a percepire ancora il rdc? Le persone con dipendente, vittime di violenza, persona con problemi psichiatrici e in generale chi non è occupabile. Continueranno a percepirlo, per poi chiedere nel 2024 l’assegno di inclusione sociale.